La cedolare secca è un regime di tassazione facoltativo sulle locazioni di immobili ad uso abitativo previsto dall'art. 3 del decreto legislativo 23/2011 in alternativa al regime di tassazione ordinario. Il contribuente che possieda dei redditi derivanti dalla locazione di immobili può scegliere un'imposta con aliquote fisse in sostituzione dell'Irpef, dell'imposta di registro e dell'imposta di bollo.

Chi può chiedere la cedolare secca

Possono avvalersi del regime della cedolare secca le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento su immobili ad uso abitativo secondo destinazione catastale che vengano dati in locazione.

L'affitto dell'immobile non deve essere effettuato per esercizio di impresa, arte o professione.

Il locatore che opta per tale tipo di imposta, è tenuto a darne comunicazione all'inquilino, mediante lettera raccomandata e tale opzione comporterà la rinuncia alla facoltà di chiedere, per tutto il tempo dell'opzione, l'aggiornamento del canone, anche qualora previsto nel contratto, compresa la variazione dello stesso sulla base agli indici Istat.

Inoltre, in caso di contitolarità dell'immobile la comunicazione deve essere effettuata da ciascun locatore.

Quando fare la scelta

L'opzione può essere effettuata all'atto della registrazione del contratto di locazione o negli anni successivi per gli affitti pluriennali.

In caso di proroga della locazione che avvenga anche tacitamente, l'opzione deve essere esercitata entro il termine di 30 giorni dalla proroga suddetta. Quando l'opzione non viene esercitata all'inizio della locazione, la registrazione del contratto segue le regole ordinarie: in questo caso, le imposte di registro e di bollo sono dovute e non sono più rimborsabili.

L'opzione della cedolare secca ha efficacia durante tutta la durata del contratto, con facoltà del locatore di revocarla ad ogni annualità.

L'uscita dal regime alternativo dovrà essere effettuata inviando all'agenzia delle entrate apposita comunicazione entro la scadenza dell'imposta di registro annuale, con versamento dell' l'imposta stessa.

Aliquote e come si effettua il versamento

La cedolare secca comporta l'applicazione di due aliquote:

  • il 10% per i contratti di locazione a canone concordato (sono contratti stipulati per immobili situati in Comuni ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe) e per i contratti con studenti universitari.

  • il 21% in tutti gli altri casi.

In entrambe le fattispecie l'imposta è dovuta sull'intero canone annuale.

Si ricorda infine che la cedolare secca sostituisce anche le addizionali regionali e comunali e comportando un vantaggio anche per l'inquilino, vista l'esenzione dall'imposta di registro e di bollo. La cedolare secca si versa in due rate, e con le medesime modalità previste per la dichiarazione dei redditi.