Con l’avvento del mercato libero dell’energia, l’utente ha la possibilità di valutare la possibilità di cambiare fornitore, magari ricorrendo all’aiuto di un comparatore di tariffe. Nasce quindi la necessità di fare la disdetta di un contratto di fornitura di luce e di gas, cosa che può risultare più complessa del previsto o fonte di spiacevoli sorprese se non si conoscono con esattezza termini e condizioni che ne regolano la prassi e quali sono i diritti del consumatore. Vediamo di seguito alcune cosa da sapere prima di fare disdetta in modo da non incorrere in sorprese.
I casi in cui dare disdetta di un contratto luce e gas
Precisiamo che, innanzitutto, la disdetta è l'operazione necessaria per cessare, attraverso la chiusura del relativo contatore, l'alimentazione materiale della fornitura di energia elettrica (anche con l'apposizione di sigilli o con la rimozione del contatore). Nel caso della disdetta di un contratto luce e gas può essere richiesta in due casi: passaggio ad altro fornitore o in caso di trasloco o chiusura, ad esempio, di una seconda casa.
- Passaggio ad altro fornitore. Nel caso di passaggio ad altro fornitore, è necessario inviare una lettera di disdetta al vecchio fornitore, ma questa, generalmente, è un’incombenza che si assume il nuovo fornitore con il quale si stipula il contratto. Il nuovo fornitore, infatti, si preoccuperà di comunicare il passaggio al vecchio gestore assicurando al cliente la continuità della fornitura.
- Trasloco. In caso di trasloco, con la lettera di disdetta inviata al fornitore di luce e gas con raccomandata a/r, si richiede l’effettiva chiusura del contatore e la cessazione della fornitura. La disdetta deve essere richiesta nel rispetto del termine di preavviso massimo dalla normativa sul recesso (un mese). Si consiglia di indicare sempre, nella lettera di disdetta, un numero di telefono al quale poter essere eventualmente contattati.
La disdetta del contratto luce: cose da sapere
Premesso che bisogna sempre fare riferimento alle modalità indicate dai diversi fornitori, per quanto riguarda la disdetta del contratto luce è importante inviare una raccomandata a/r in quanto è necessario sapere in che data il fornitore ha ricevuto la nostra richiesta per calcolare il rispetto dei tempi di cessazione.
A partire dalla ricezione della richiesta di disattivazione, infatti, il venditore ha 2 giorni di tempo per trasmettere la richiesta al distributore il quale, a sua volta, entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento deve provvedere ad interrompere la fornitura.
A garanzia del cliente, sono previste penali nel caso in cui il distacco avvenga oltre i tempi stabiliti.
Per un cliente domestico, le penali sono: 35 euro se il distacco dalla rete avviene entro il doppio del tempo previsto, di 70 euro entro il triplo del tempo, 105 euro se avviene oltre il triplo del tempo stabilito. Per il cliente non domestico, gli indennizzi spettanti sono, rispettivamente, di 70, 140 e 210 euro, a seconda del ritardo nella disattivazione.
E’ importante sapere che, grazie ai contatori elettronici di nuova generazione, il distacco può avvenire da remoto. Se invece si dispone di un contatore di vecchio tipo, sarà necessario fissare un appuntamento per l’apposizione dei sigilli all’apparecchio.
Il costo della disdetta del contratto luce è di 23 euro per i clienti in maggior tutela, mentre nel mercato libero il contributo dipende dalle singole condizioni contrattuali.
La disdetta del contratto gas: cose da sapere
In riferimento alla disdetta del contratto gas, da effettuare sempre a mezzo raccomandata a/r facendo riferimento alle modalità indicate dal fornitore, le tempistiche rimangono sempre le stesse, vale a dire 2 giorni lavorativi per la trasmissione della richiesta dal venditore al distributore e 5 giorni lavorativi affinché quest’ultimo provveda ad interrompere la fornitura.
In caso di ritardo, si applicano le stesse penali previste per le tempistiche di distacco del contratto luce. Distacco che deve avvenire per appuntamento per l’apposizione dei sigilli al contatore. Se il cliente chiede di posticipare la data proposta dal distributore per effettuare l’operazione, la durata del posticipo è esclusa dal calcolo del tempo di esecuzione della prestazione. Se invece l'orario dell'appuntamento non viene rispettato da parte del distributore al cliente spetta un indennizzo 35 euro.
Il costo di disdetta del contratto gas è 30 euro se il contatore è fino alla classe G6, e 45 euro per contatori più grandi.