HMD ha presentato ufficialmente il Nokia 2, lo smartphone di fascia bassa con Android che è stato concepito per fare a meno d’essere ricaricato per addirittura due giorni: è questa la caratteristica principale del dispositivo, che punta tutto sulla durata della batteria. I test effettuati dalla società finlandese hanno simulato un utilizzo medio di cinque ore quotidiane tra navigazione sul web, utilizzo di app e streaming audiovisivo. L’autonomia sarebbe garantita da 4.100mAh di potenza che, avverte l’azienda, col tempo possono comunque subire una riduzione della capacità di ricarica.

Proposto con Android Nougat, ma presto aggiornabile a Oreo, il Nokia 2 arriverà all’inizio del 2018 a un prezzo di partenza di appena 99€. Disponibile in tre colorazioni – Pewter/Black, Pewter/White e Copper/Black – lo smartphone potrà essere acquistato in versione dual o mono SIM. HMD garantisce degli aggiornamenti di sicurezza mensili per mantenere costantemente aggiornato il dispositivo che installa Pure Android per un’esperienza-utente vicina a quella dei device distribuiti da Google come i nuovi Pixel 2 e Pixel 2 XL.

Le specifiche tecniche di Nokia 2

Essendo un telefono entry-level, Nokia 2 non presenta (a parte la durata della batteria) delle caratteristiche paragonabili ai flagship della concorrenza o della stessa società finlandese.

Tuttavia, a un prezzo contenuto installa un processore Snapdragon 212 di Qualcomm con 1Gb di RAM e 8Gb di memoria interna che sono espandibili via microSD fino a 128Gb. Il dispositivo ha ancora il jack da 3,5mm per le cuffie, incluse nella confezione, ma supporta anche il Bluetooth 4.1. La versione di Android preinstallata è la 7.1.1 che purtroppo occupa larga parte dello storage interno dello smartphone.

Nokia 2 presenta uno schermo LCD da 5” di dimensioni 143.5×71.3 millimetri a una risoluzione HD ready di 1280×720 pixel in Corning Gorilla Glass 3. La fotocamera posteriore da 8Mpixel è dotata di flash a LED, mentre quella anteriore è di 5Mpixel. Considerati i vantaggi di Pure Android, sulla carta il vero problema del device è la ridotta capacità di memoria interna che costringe ad acquistare una microSD d’espansione per utilizzare al meglio le funzioni del telefono. Purtroppo, non tutte le applicazioni installate sul sistema operativo di Google possono essere spostate dallo storage interno a quello esterno.