Nel cuore del centro storico di Cosenza, lo scorso venerdì 23 febbraio 2018, all'interno delle sale di Palazzo Compagna, si è tenuta l'inaugurazione della mostra della pittrice italo-americana Fiorentina Giannotta.

Dopo la suggestiva introduzione musicale al pianoforte della gallerista Elvira Longo, sono stati la critica Sofia Vetere e l'artista internazionale nonché direttore della mostra, Gianfranco Pugliese, a introdurre i presenti all'interno del mondo visionario della Giannotta, in una realtà che si ispira ai grandi pittori del passato, alla letteratura e alle fiction.

I quadri sono realizzati con vernici industriali e figure circondate da simboli ricorrenti in tutte le opere

Nelle rappresentazioni, spiccano cuori, fiori e merletti, il tutto reso vivo da una luce che irradia e mette a fuoco i personaggi e che la Vetere definisce “come una pioggia anticipatrice di un nuovo Rinascimento, in un'arte contemporanea che incarna tutto il caos e il buio dei nostri secoli ed è simile a quella tardo-gotica medievale.”

“L'artista - spiega infine la Vetere – rappresenta una realtà desolante quasi che fosse un campo di battaglia, ma come in una nuova Guernica, irrompe con i fiori in uno scenario poetico che contrasta con quello tragico e violento che ci si aspetterebbe. Le sue opere sanno di storia e di storie, hanno viaggiato da New York e si collocano al centro del nostro orizzonte per denunciare il disagio di una civiltà malata.

Da parte sua, invece, il direttore artistico della mostra, Pugliese, non colloca la Giannotta nel tardo gotico a cui spesso è stata associata per le sue miniature e al simbolismo e ci spiega come, in realtà, i cuori e i fiori “non siano simboli, ma appartengano all'autrice stessa e alla sua dimensione, dove l'amore è protagonista.

Nelle sue rappresentazioni, l'amore non è quello della sfera dell'eros, bensì ci appare come incarnazione dell'amore divino. Tutto ciò è reso evidente dal fatto che i protagonisti dei dipinti siano sempre vestiti”.

Inoltre, sottolinea Pugliese: “ La Giannotta è un'artista Medium, i suoi personaggi sono immortalati sempre frontalmente e mai di profilo, poiché il loro scopo è quello di comunicare con l'osservatore, collegandolo al mondo delle emozioni, dei ricordi e della sfera culturale dell'autrice stessa”.

Pur tenendo presente le interpretazioni dei critici, la pittrice non attribuisce a cuori o fiori un significato particolare, li considera degli stilemi che le appartengono da sempre, quando li disegna, lo fa di getto, con l'anima, eclissandosi dal mondo razionale.

Nella vita di tutti i giorni, la Giannotta è architetto

La sua arte, è un modo di isolarsi ,vivere le sue piccole cose e fuggire nel suo mondo ideale, in una sorta di paese delle meraviglie.

La mostra, della “Figlia del vento”, così definita da Pugliese poiché sia lei che i suoi dipinti viaggiano tra America e Italia, resterà accessibile, all'interno di Palazzo Compagna, sino a fine Marzo.