Se il referendum sulla secessione in Veneto non aveva riscosso molto clamore in Italia (mentre all'estero se ne parlò eccome...), ora sembra che qualcuno si sia 'svegliato dal torpore': infatti, dietro ordine della Procura di Brescia, i carabinieri del Ros hanno proceduto a ventiquattro arresti in diverse regioni con l'accusa di aver istigato "varie iniziative, anche violente", per le idee secessionistiche di indipendenza del Veneto.
Stavolta si parla di reati particolarmente gravi quali l'associazione con finalità di terrorismo ed eversione e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. 



Indipendenza del Veneto, qualcuno se n'è accorto

L'operazione, però, è destinata a proseguire nei prossimi giorni perchè ci sarebbe già una lunga lista di altre persone indagate che potrebbero essere fermate nel corso della settimana: tra i movimenti che, in queste ore, sono particolarmente 'seguiti' ci sarebbero quello dei 'Forconi' e quello dei 'Serenissimi' che già avevano assunto un ruolo particolarmente attivo nel periodo di contestazione dell'8 dicembre scorso.

Tra gli arrestati dell'inchiesta condotta dalla Procura di Brescia, risulta anche il fondatore della Liga Veneta, Franco Rocchetta, ex parlamentare. Durissima la replica di Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, che ha difeso la lotta indipendentistica del Veneto attraverso il proprio profilo Facebook: "Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l'Indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia". 



Indipendenza del Veneto, cosa succederà?

Quali scenari si aprono in prospettiva per i prossimi mesi?

Di certo, la questione dell'indipendenza del Veneto e dei venti secessionistici che soffiano nella regione lagunare è stata trascurata dalla politica italiana che, forse, si è accorta troppo tardi della miccia che si è accesa da qualche tempo a questa parte. Non si tratta di protesta o di malumore 'isolato' ma il focolaio di ribellione in Veneto, ormai, si è acceso. 

Funzioneranno questi primi 'estintori' che vengono usati dalla giustizia ordinaria?