Il dna non mente e arrivano notizie fondamentali intorno all'omicidio di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate di Sopra uccisa nel novembre del 2010. Secondo i riscontri effettuati dagli esperti, il dna dell'assassino Ignoto 1 coincide al 99,99999987% (quindi compatibile) con quello dell'autista di Gorno morto nel 1999 all'età di 61 anni. Il codice genetico del defunto era stato prelevato con la riesumazione del corpo.

Il risultato è stato ottenuto grazie al confronto eseguito dall'anatomopatologa Cristina Cattaneo e conferma il primo riscontro dato dall'Università di Roma Tor Vergata che aveva analizzato tracce di saliva dell'autista, Giuseppe Guerinoni, rinvenute su un francobollo, con quelle dell'assassino. Quest'ultimo, infatti, al momento dell'omicidio si ferì con un coltellino lasciando tracce di sangue. I risultati degli esami sono stati inviati al pm di Bergamo, Letizia Ruggeri, che si occupa del caso.

Una volta ottenute le prove che il figlio illegittimo dell'autista è l'assassino di Yara, il problema sarà risalire alla sua identità, ancora avvolta nel mistero. Gli inquirenti stanno cercando la madre: da alcune testimonianze è emerso che Guerinoni, verso la metà degli Anni Sessanta, aveva rivelato di aver avuto una relazione extraconiugale con una donna della Val Seriana. Finora, tutti i tentativi di trovare questa donna sono andati a vuoto. Gli investigatori sono convinti che, una trovata la madre, potranno risalire anche al figlio assassino e dare così giustizia alla piccola Yara, morta ad appena tredici anni.