A quattro anni dalla morte della tredicenne di Brembate di Sopra, Yara Gambirasio, la scienza rivela che il DNA trovato sulla ragazza appartiene al figlio dell'autista di Gorno, Giuseppe Guerinoni. L'uomo era deceduto nel 1999 a sessantuno anni, è stato riesumato e sono stati prelevati campioni di DNA. Dall'analisi sembrerebbe essere il padre dell'assassino di Yara: il suo DNA ha una compatibilità pari al 99,99999987% con la traccia ematica rinvenuta sul corpo della ragazza.

Si era già sospettato del legame tra l'assassino e Giuseppe Guerinoni dai prelievi di particelle di saliva sul retro di una marca da bollo (analisi compiuta da esperti dell'Università di Roma Tor Vergata) ma la conferma è arrivata oggi grazie all'esame di materiale biologico prelevato dal femore di Yara, esumata nel marzo del 2013.

Il figlio di Guerinoni sarebbe illegittimo e non si conosce l'identità né sua né della madre. Nessun parente sembra essere a conoscenza di questa relazione extraconiugale, fino ad ora solo un testimone, ex collega di Guerinoni, ha riferito agli investigatori che in una confidenza l'autista gli avrebbe riferito che negli anni Sessanta aveva avuto una relazione con una donna della valle Seriana e dalla relazione sarebbe nato il figlio illegittimo. La testimonianza dell'ex collega dell'autista scomparso, che vive a Parre, sarebbe dunque un'ulteriore conferma.

Questo importante risultato è stato ottenuto con il raffronto eseguito dall'anatomopatologa Cristina Cattaneo ed è stato consegnato nei giorni scorsi al pm di Bergamo Letizia Ruggeri, titolare dell'inchiesta sull'omicidio di Yara.