La guerra dell'occidente al terrorismo di stampo islamico continua imperterrita e non demorde. Stavolta l'attenzione com'era prevedibile si sposta sulle giovani nigeriane rapire da Boko Haram ormai un mese fa. Se ne discute in un summit svoltosi a Parigi tra le forze africane e quelle occidentali che appoggiano le operazioni di recupero della giovani.
Boko Haram: 'Una minaccia mondiale'
Le parole più rilevanti, come ci si poteva immaginare, data la sede della riunione internazionale, sono state quelle del presidente francese Francois Hollande: "Boko Haram è una minaccia importante", facendo anche riferimento ai legami, presunti, con Al Qaeda: "è pericolosa per tutto il pianeta".
Hollande richiede così a tutti i presenti la piena collaborazione per riuscire a rendere innocui i terroristi di Boko Haram: "dobbiamo eseguire il coordinamento dei servizi, lo scambio di informazioni, la sorveglianza delle frontiere", poi aggiunge che sarebbe opportuno incrementare la "presenza militare al largo del Ciad" per trovarsi impreparati ad eventuali pericoli futuri.
Legami con Al Qaeda
Hollande rende nota ai rappresentati dei paesi africani del Niger, della Nigeria, del Camerun, del Ciad e del Benin, accompagnati da rappresentati degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e dell'Unione europea, che hanno preso parte all'incontro, di voler attuare un "piano mondiale di intelligence" che permetta uno scambio di informazioni incondizionato sui terroristi di stampo islamico di Boko Haram, di cui è stato secondo Hollande certificato uno stretto legame con Al Qaeda nel Maghreb. Conclude Hollande la prova della loro pericolosità sta "nell'oltraggio ai diritti umani".