Sul web scoppia una guerra serrata tra gli albergatori e le società che offrono viaggi e soggiorni on-line. Sulle società Olta: Booking e Expedia è stata ora aperta una istruttoria dell'Antitrust.

L'accusa degli albergatori

L'accusa degli albergatori, divenuta poi motivo dell'apertura di un fascicolo presso l'Antitrust, è quella di impedire, da parte degli intermediari on-line, una corretta concorrenza tra tutti gli albergatori. Le società nate sul web porrebbero a tutti gli albergatori dei limiti di prezzo di listino e l'impossibilità in prossimità delle feste di poter svendere le stanze pur di non tenerle vuote nonché le alte percentuali sulle vendite che si aggirebbero su almeno il 30%.

Il prezzo minimo è definito dagli intermediari

L'istruttoria dell'Antitrust, sotto la guida di Giovanni Pitruzzella, è partita mercoledì 7 maggio, dopo le numerose segnalazioni di Federalberghi. Si punta a chiarire le motivazioni dell'esistenza della clausola denominata "Party rate", che pone un limite minimo al prezzo imponibile così da non rendere possibile al cliente finale di poter realmente scegliere l'offerta più conveniente. Fedealberghi rende noto che il problema sta "nel rendere impossibile al cliente riuscire ad ottenere dei vantaggi rivolgendosi direttamente alle strutture o agli intermediari". Il compito dell'Antitrust sarà quello di verificare se queste clausole impediscano una corretta regolamentazione della libera concorrenza.

L'Antitrust comunica che utilizzare queste clausole "potrebbe significativamente limitare la fruizione del servizio alberghiero" continua in merito al prezzo minimo stabilito dagli intermediari "limitare l'agio di stabilire i prezzi e le commissioni alle strutture crea un ingente danno ai consumatori".