Dopo l'allarme Ebola, nuove malattie si aggirano nell'aria. Si tratta della Sars, 'Sindrome acuta respiratoria grave', comparsa per la prima volta nel 2002 in Cina. La malattia si è diffusa fino a riemergere a dare allarme ancora nel 2014 sotto forma di Mers, acronimo di 'Middle East respiratory syndrome', segnalata per la prima volta nel 2012. È considerata la 'sorella' della meno contagiosa Sars e di un più alto grado di mortalità che si aggira attorno al trenta per cento a differenza del dieci della Sars.

I casi e i rischi

Il paese più colpito è oggi l'Arabia Saudita che conta ben centocinquatadue morti ma i casi di contagio nel mondo sono quattrocentonovantacinque.

I paesi coinvolti sono tredici: Egitto, Grecia, Giordania, Kuwait, Libano, Malesia, Oman, Filippine, Qatar, Arabia saudita, Yemen e Stati Uniti. Il caso si è ora esteso in Olanda dove un uomo è stato posto in isolamento per evitare di estendere il contagio ad altri membri della popolazione.

Modi di contagio e politiche preventive

Pare non ci siano prove di una trasmissione uomo ad uomo e l'Organizzazione mondiale della Salute tranquillizza dicendo che non si tratta di un'emergenza globale. Il timore però c'è ed è anche alto visto il notevole aumento dei casi. Ciò che tutti chiedono è una base preventiva sia nei paesi a rischio che in quelli più al sicuro. Gli esperti si incontreranno a giugno per stabilire le politiche preventive.

In Italia la situazione sembra essere meno critica e il ministro Lorenzin afferma che dal ministero si è "sempre mantenuto un livello di guardia molto alto" così da evitare contagi all'interno del Paese.