Tredicenne di New Park muore per un cancro alle ossa poche settimane fa e lascia un biglietto dietro lo specchio della propria stanza che commuove tutto il mondo. Parole che parlano di gioia, di amore, di vita e di speranza. Quando la malattia fa provare la gioia della vita "Non ci sarà un lieto fine, quella che conta è la storia".

Il dolore che coinvolge il mondo

3mila parole nero su bianco che straziano il cuore. Parole che danno un senso alla vita, un monito alla voglia di vivere. L'ennesima dimostrazione di come un malattia mortale possa far scoprire la voglia di vivere quando ci sta per scivolare dalle mani.

Una bambina di soli tredici anni che i genitori descrivono come una lottatrice, come una persona che non decideva di arrendersi a ciò che stava accadendo al proprio corpo.

'Voglio innamorarmi'

La lettera è stata ritrovata dietro uno specchio mentre i genitori riordinavano le sue cose ad una settimana dalla sua scomparsa. Un inno alla vita che dedica ai suoi genitori e ai suoi fratelli: "La felicità? È una direzione non una destinazione. Sii grato perché esistiti, sii felice perché vivi". Osteocromo fu la diagnosi della sua malattia da cui non sono riusciti a salvarla né l'intervento che portò via il tumore dalla sua spina dorsale né la chemioterapia. Athena non si ferma qui e parla del suo futuro, dei propri sogni e delle proprie speranze.

"L'amore è prezioso" scrive la piccola Athena "niente è per sempre, tutto nella vita tende al cambiamento. Perciò vivi fino in fondo, perciò dai il massimo ogni giorno della tua vita. La vita è brutta se sei tu a renderla così", poi pensa al suo futuro e all'amore "voglio innamorarmi di qualcuno a cui potrò aprire il mio cuore".