Giorgio Pagano, Segretario dell'Associazione Radicale Esperanto, riprende lo sciopero della fame come protesta verso i media e i maggiori mezzi di comunicazione globale per aver taciuto sull'avvio delle nuove facoltà in lingua inglese, svantaggiando l'organizzazione di corsi in lingua italiana. Pagano ha annunciato il suo pensiero con un comunicato in cui richiede un incontro con il ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini.

Giorgio Pagano: richiesta incontro con Giannini

Giorgio Pagano ha annunciato con un comunicato di essere in attesa di un incontro con il ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini, previsto per il prossimo 2 luglio. Intanto riprende lo sciopero della fame in favore della lingua italiana nelle facoltà universitarie, da poco affiancata dalla lingua inglese presso alcuni Atenei con l'avvio delle nuove facoltà di Medicina e altre tipologie di corsi e master, con lezioni svolte interamente in lingua straniera.



La protesta del Segretario dell'Associazione Radicale Esperanto è stavolta rivolta ai media, ai quotidiani e alle agenzie di stampa, alle testate radio-televisive, colpevoli, secondo il politico, di aver fatto passare sotto silenzio il progetto della creazione di un'Università con sempre più facoltà in lingua inglese, a discapito delle facoltà universitarie in lingua italiana. In particolare, Pagano si rivolge al Politecnico di Milano dove, nonostante la sentenza del TAR Lombardia, sono stati avviati solo quattro corsi di Laurea in italiano su 32 in programma.

Perdita della sovranità della lingua italiana

In base alle dichiarazioni di Giorgio Pagano, in seguito al precedente sciopero della fame di ben 41 giorni davanti al Miur nella sua auto, il silenzio dei media è come "un avallo al colonialismo linguistico inglese perpetrato nell'istruzione italiana". E le Università che avviano sempre più corsi, master e facoltà con lo svolgimento delle lezioni in lingua inglese anziché in lingua italiana ne danno piena dimostrazione.



In seguito alla lettera aperta del Prof. Gobo dell'Università di Milano, in cui si denunciano le censure della pubblicistica universitaria, secondo Pagano è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità "sulla perdita di sovranità linguistica del territorio italiana". Si attende ora l'incontro del 2 luglio alle ore 12 con il ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini per avere maggiori delucidazioni sul futuro delle Università italiane.