I continui scontri che stanno caratterizzando in modo negativo gli ultimi tempi della città di Bengasi, hanno ulteriormente scosso l'opinione pubblica mondiale con l'uccisione di Salwa Bugaighis.

Salwa Bugaighis è stata aggredita e uccisa in casa sua a Bengasi, poche ore dopo la chiusura dei seggi per le elezioni legislative.

Secondo le prime ricostruzioni, alcuni individui incappucciati, dopo aver sparato al guardiano, hanno fatto irruzione all'interno dell'abitazione, sparando diversi colpi d'arma da fuoco; la vittima Salwa Bugaighis è stata trasportata in ospedale, dove è però spirata a causa delle gravissime lesioni riportate.

Da sempre difensore e sostenitrice dei diritti dei prigionieri politici, nel 2011 ha organizzato le prime manifestazioni contro il regime dittatoriale del rais Muammar Gheddafi nella città libica orientale di Bengasi.

Dopo la morte di Gheddafi (Sirti, 20 ottobre 2011) Salwa Bugaighis è diventata membro del Consiglio Nazionale di Transizione (CRT) l'autorità politica nata in seguito alle sommosse popolari in Libia del 2011 contro il regime di Gheddafi come guida della Coalizione della Rivoluzione del 17 febbraio.

L'ambasciatore americano in Libia Safira Dedorah ha commentato l'uccisione di Salwa Bugaighis come "un atto, codardo, deprecabile e vergognoso contro una donna coraggiosa e una patriota libica".