Una donna di 51 anni, residente a Kumamoto, Giappone, è deceduta dopo essere stata obbligata a bere un'ingente quantità d'acqua per esorcizzarla dai demoni che la possedevano.


Il canale televisivo giapponese FUJI TV riporta che l'incidente, accaduto il 21 giugno scorso, ha causato l'arresto di tre persone: la sedicente esorcista Eiko Noda, 81, sua sorella Keiko Kitayama, 77, e il marito della vittima, Kosai Fukuda, 52, professore associato all'università di Sojo.


Secondo la polizia locale, durante la cerimonia tenuta da Eiko Noda per esorcizzare la moglie di Kosai Fukuda, Rie, la donna è stata tenuta ferma con forza mentre una grande quantità d'acqua le veniva versata in gola. A causa del fatto che non le è stata concessa nessuna pausa, la vittima è soffocata fino alla morte.


Noda non è nuova a queste pratiche visto che esercita la professione da ormai 30 anni. Diverso tempo fa infatti fece già visita alla casa della vittima e del marito per cercare di liberarla dagli spiriti che aleggiavano su di loro.

Nessun dettaglio riguardo alla religione d'appartenenza delle persone coinvolte è stato reso pubblico.



Non è comunque la prima volta che nella città di Kumamoto accade un episodio del genere: infatti, nel settembre del 2011, è toccata la stessa sorte ad una ragazza di 13 anni, annegata sotto il getto d'acqua di una cascata alta 2.5 metri per cercare di liberarla dallo spirito maligno che si trovava dentro di lei. In quell'occasione furono arrestati un monaco 56enne ed il padre della vittima.