Sei persone sono le vittime della follia omicida di un uomo che, intorno alle 18 di mercoledì, ha aperto il fuoco contro i suoi stessi familiari.

È accaduto alle porte di Houston, nella contea di Harris in Texas, e pare che la sparatoria sia scaturita da una lite tra le mura domestiche non meglio precisata, probabilmente a causa della separazione dei coniugi. Nell'abitazione di Spring sono stati rinvenuti i cadaveri di due adulti e tre bambini, mentre un terzo bambino ha perso la vita dopo essere stato trasportato in ospedale tramite elisoccorso.

Si tratta di due ragazzi di 14 e 4 anni, due bambine di 9 e 7 anni, un uomo di 39 anni e una donna di 33. Una settimana persona, rimasta gravemente ferita nella sparatoria, è riuscita ad identificare l'autore della strage, permettendo alla polizia di arrestarlo. Secondo le prime ricostruzioni, pare volesse continuare la sua follia omicida presso alla casa dei nonni.

I due erano separati e due dei bambini uccisi erano stati adottati dalla coppia.

L'omicida, fuggito dopo la strage, è stato inseguito per circa mezz'ora dalla polizia che è riuscita a bloccarlo una volta imboccata una strada senza uscita. Una cinquantina di agenti lo hanno circondato con i loro veicoli blindati e, una volta resosi conto di essere senza scampo, l'uomo ha minacciato di farla finita, puntandosi la pistola alla testa.

Ha avuto così inizio una lunga trattativa per convincerlo ad arrendersi, durata ben due ore, prima che si consegnasse alle autorità.

La notizia dell'arresto è giunta direttamente attraverso un tweet dall'ufficio dello sceriffo che rassicura: l'assassino è stato posto in stato di detenzione.

Questa è l'ennesima eclatante strage che si consuma in ambiente familiare e spesso le notizie più tragiche e clamorose ci arrivano da oltreoceano.

Ricordiamo, in merito, la più recente tragedia a Staten Island, nel marzo di quest'anno, quando un anziano ottantaseienne spara al nipote di 47 anni, alla sua giovane compagna di 28 anni e poi si toglie la vita.