Il vulcano siciliano, patrimonio Unesco e secondo al mondo per attività, diventa ogni giorno più attraente per residenti e visitatori, italiani e stranieri. Complice l'estate e il carattere innocuo ma di grande fascino dell'eruzione in corso dalle bocche aperte a quota 3000 metri e oltre, ogni giorno strade, sentieri e impianti di risalita sono presi d'assalto da curiosi e appassionati. La Prefettura di Catania ha revocato il divieto di accesso al pubblico, per ragioni di sicurezza, a quote superiori a 2900 metri e anche il divieto di entrare nella Valle del Bove, investita l'11 febbraio scorso da una colata piroclastica.

Le escursioni sul vulcano a quote superiori ai 3000 metri, però, sono possibili solo se "coordinate da personale abilitato". L'eruzione dell'Etna, iniziata lo scorso 5 luglio, sta proseguendo con un'attività stromboliana dalla nuova fessura eruttiva che si è aperta, alla base orientale del cratere di Nordest, il 25 luglio a 3100 metri di quota. Oltre un mese fa si sono formati due coni gemelli, sul versante Sud del vulcano. In questi giorni però, l'attività effusiva di lava si è fermata sia dai crateri, sia dalle fratture, con il tremore vulcanico in netta diminuzione, quindi sembrava fossimo arrivati alla fine, e invece il cratere principale, è tornato ad eruttare. Il cratere di Sud-Est dell'Etna è quello che sta producendo eruzioni a un ritmo irregolare da circa un decennio, mentre i crateri centrali e settentrionali sono in fase di quiescenza da diversi anni.

Questo cratere è quello che, più di ogni altro, produce eruzioni di tipo stromboliano. Il 9 agosto un'emissione di cenere, dal cono formatosi intorno alla bocca apertasi, sull'Etna, il 25 luglio scorso, nei pressi della fessura eruttiva attiva sul versante orientale del cono del Cratere di Nord-Est del vulcano, ha raggiunto un'altezza di circa 4.000 metri.

Il fenomeno, in assenza di vento, non ha compromesso l'attività dello scalo aereo internazionale Fontanarossa di Catania, che è restato regolarmente operativo. L'astronauta tedesco, Alexander Gerst, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha regalato uno spettacolo ineguagliabile ai siciliani e a tutti gli appassionati di vulcani diffondendo su Twitter le immagini notturne dell'eruzione dell'Etna viste dallo spazio.

Nelle foto, scattate da oltre 300 chilometri dalla Terra, si vede il profilo della Sicilia nel buio, costellata di minuscole luci tra le quali appare proprio la lava che fuoriesce dal cratere nord-est del vulcano siciliano.