Il vertice Nato che si sta svolgendo a Newport, Galles, in questi giorni ha come oggetto le attuali crisi internazionali (Ucraina e Iraq). Sul versante ucraino, il vertice si è aperto con un duro commento di Rasmussen: 'La Russia non ha compiuto un solo gesto per rendere possibile la pace'. Se dovesse continuare con le sue ingerenze in Ucraina - ha affermato segretario generale della Nato - occorreranno sanzioni più dure. Sulla stessa linea si è posto il presidente degli Stati Uniti, Obama. La comunità internazionale tuttavia è divisa in tema di sanzioni contro Mosca.
L'Unione europea invita alla cautela e prende tempo, rendendosi disponibile ad aspettare eventuali segni di distensione dalla Russia. D'altronde le sanzioni risultano penalizzanti per entrambe le parti e le perdite economiche che stanno subendo i Paesi membri in termini di import ed export sono notevoli. Il tentennamento dell'Ue deriva dalla speranza che venga firmata a Minsk una tregua, ma il presidente ucraino Poroshenko frena l'ottimismo. La Russia ha posto come conditio sine qua non ad un'eventuale apertura, la non entrata dell'Ucraina nella Nato.
Serghiei Lavrov, il ministro degli esteri russo ha dichiarato, inoltre, che il progetto di pace potrebbe fallire se Kiev e i ribelli decidano di non prendere in considerazione il piano dei sette punti proposto da Putin.
Le condizioni russe sono: 1) il ritiro delle truppe ucraine dal sud-est. Devono arrestarsi le avanzate militari nelle regioni di Lugansk e Donetsk, 2) la cessazione delle azioni militari dei ribelli, in particolare, le forze a favore di Kiev devono ritirarsi al per una distanza tale da escludere i bombardamenti contro i civili e gli abitati 3) il controllo e monitoraggio internazionale per il mantenimento del cessate il fuoco, 4) l'esclusione dell'utilizzo dell'aviazione contro i civili, 5) lo scambio dei prigionieri 6) la creazione di corridoi umanitari a favore dei profughi delle regioni di Donetsk e Lugansk, 7).
L'accesso delle unità di ricostruzione delle vie di trasporto e delle infrastrutture sociali. Putin non ha mancato di accusare gli Usa di sostenere il partito della guerra ucraino che sta cercando di sabotare i negoziati di pace tra i separatisti e Kiev, utilizzando una retorica fortemente anti - russa, degna dell'epoca della guerra fredda.
Sul versante irakeno, il presidente della Nato ha dichiarato che l'organizzazione è disponibile a rispondere alla richiesta l'aiuto irakeno. Obama e Camerum (Gran Bretagna) sono uniti contro l'Isis: 'Importante è non farsi intimidire dagli assassini", la situazione mediorientale sta minacciando seriamente la sicurezza mondiale e quindi è importante avviare politiche di contenimento all'avanzata del terrorismo.