La ministro della Difesa Roberta Pinotti ha dichiarato di essere fiduciosa riguardo l'apertura di un nuovo canale di dialogo con il governo indiano sulla questione Marò. In caso di esito negativo dei canali diplomatici, le condizioni di salute di Latorre potrebbero rendere urgente e giustificato un intervento dell'Onu. Ma le soluzioni diplomatiche del governo appaiono insufficienti e inadeguate alla Destra nazionalista italiana. Dopo le dichiarazioni della figlia di Latorre sui social network i politici non hanno perso tempo a schierarsi: appelli e soluzioni colorite sono arrivate da Giorgia Meloni e dall'europarlamentare Gianluca Buonanno.
Massimiliano Latorre è rientrato presso la propria residenza all'ambasciata italiana di New Delhi dopo un attacco ischemico transitorio che lo ha costretto al ricovero ospedaliero. Secondo alcune fonti giornalistiche il fuciliere della marina italiana sarebbe fuori pericolo ma l'equipe medica che lo ha in cura attende di sottoporlo a nuovi accertamenti prima di dare un responso definitivo. Gli avvocati di Latorre hanno già presentato istanza di trasferimento per il fuciliere in Italia per ragioni di salute, la richiesta sarà valutata dalla Corte Suprema indiana. Ma nel frattempo la politica si muove sul terreno della diplomazia, con la speranza che il nuovo governo indiano sia più collaborativo di quello che lo ha preceduto.
Alla Destra italiana più nazionalista, però, l'operato del governo appare insufficiente e inadeguato. C'è da chiedersi quali soluzioni alternative alla diplomazia siano state proposte a tal proposito? Ebbene Giorgia Meloni fa presa sullo spirito patriottico di Alessandro Del Piero invitandolo a rifiutarsi di giocare per una squadra indiana fino a quando i Marò non saranno rientrati a casa.
L'esponente di destra fa appello all'orgoglio nazionale del giocatore di calcio e lo invita a "combattere", per così dire, per una causa giusta. Sempre da Destra, questa volta dall'europarlamentare nonché sindaco di Borgosesia Buonanno arriva una nuova trovata. Il primo cittadino dichiara: "Ho stabilito che i cittadini indiani residenti potranno accedere alle sovvenzioni comunali solo dopo aver sottoscritto una dichiarazione in cui si condanna l'atteggiamento del governo indiano e si richiede la liberazione dei marinai italiani".
Buonanno non è nuovo a trovate colorite e provocatorie ma questa potrebbe essere anche costosa e non tanto per lui quanto per le casse dello Stato. Se la decisione andasse in porto non mancheranno ricorsi da parte di associazioni e dei diretti interessati che abbisogneranno di tempo e soldi da parte della macchina della giustizia italiana.