Alcuni hanno ritenuto che abbia perso un'opportunità, ma la Scozia ha votato "No" all'indipendenza. Il Leader dei separatisti scozzesi: "Non saremo mai schiavi dell'Euro." Dati ancora parziali che sanciscono la vittoria dei "No", con il 55% dei voti, come era stato previsto dai sondaggi, che lo aveva posto tra il 52-54%. Anche Glasgow resta al Regno Unito, fermandosi al 53%. Grande successo, invece, per gli Unionisti che si attestano con un "No" per il 64-68%. E' il Primo ministro scozzese Alex Salmond, indipendentista a comunicare il risultato: "La Scozia non sarà un Paese indipendente [...] ma la partecipazione ha costituito un trionfo". L'affluenza al voto è stata dell'87%. Non mancano le denunce per i voti doppi e le aggressioni agli Unionisti da parte degli indipendentisti.

Scozia, vince il "No" all'indipendenza

I "No" all'indipendenza si attestano al di sopra del 55%, come era stato previsto dai sondaggi. Dati ancora parziali per la vittoria del "No" all'indipendenza che sancisce la volontà della Scozia di restare sotto il Governo di Sua Maestà la Regina. Dai primi scrutini, Edimburgo e Glasgow restano nel Regno Unito, nonostante quest'ultima si fosse espressa a favore dell'indipendenza, si è fermato al 53%; e agli indipendentisti non resta che riconoscere la sconfitta fermandosi al 45%. Forte risentimento per il risultato da parte di Nicola Sturgeon (Scottish Nationalist Party), il quale ha ammesso di aver dedicato cuore e anima alla causa e che tra coloro che hanno creduto in lui nota "un forte senso di delusione per aver mancato così a stretto giro una sicura vittoria". L'affluenza al voto è stata dell'87 per cento, a significare l'importanza di esprimere la propria opinione sul governo del proprio Paese. Le prime dichiarazioni del Leader scozzese dei separatisti: "Non saremo mai schiavi dell'Euro".



Scozia , il voto nel dettaglio - Gli unionisti registrano un "No" per il 68% nelle isole Orcadi e il 64% nelle Shetland. Si attesta al 60% il "no" di Aberdeen, capitale del petrolio in Scozia, la quale ha saputo cogliere l'appello delle aziende energetiche. In sintesi 4.285.323 scozzesi, pari al il 97% degli aventi diritto, si era registrato per votare: l'87% si è poi effettivamente recato alle urne. Il Primo ministro scozzese Alex Salmond, del partito degli indipendentisti ha invitato tutti pubblicamente ad accettare "democraticamente" la sconfitta. Non sono mancate le denunce per brogli, che hanno fatto rilevare a Glasgow una decina di voti doppi; le aggressioni, un indipendentista contro un unionista.