Michele Buoniconti è davvero coinvolto nella morte della moglie Elena Ceste? In molti lo pensano e anche gli inquirenti sembrano dirigersi in questa direzione, come confermato dall'avviso di garanzia recapitato all'uomo con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Eppure, in questo continuo dibattito tra colpevolisti e innocentisti, affiorano altre indiscrezioni che ancora una volta porterebbero verso il coinvolgimento del vigile del fuoco di Motta di Costigliole d'Asti.
Sono infatti molto recenti le notizie secondo le quali Michele Buoniconti avrebbe perfino depistato le ricerche della moglie nei giorni immediatamente successivi alla sua scomparsa. Non sono pochi infatti coloro che si sono chiesti come mai il corpo della donna non sia stato trovato prima.
Elena Ceste: Michele Buoniconti avrebbe chiesto ai volontari di allontanarsi
A partire dal 24 gennaio scorso, sono partite a tappeto le ricerche di Elena Ceste, avvenute in primo luogo nella zona adiacente alla sua abitazione. Anche Michele Buoniconti, visibilmente preoccupato per quello che inizialmente poteva essere solo un allontanamento da casa, aveva preso parte alle battute della zona assieme alle forze dell'ordine e ai volontari della Protezione Civile.
E proprio qualche giorno fa, è stato uno di essi a parlare spiegando come sono andate le cose. Secondo la sua testimonianza, confermata anche ai Carabinieri del nucleo investigativo di Asti, Michele Buoniconti si sarebbe trovato assieme ai volontari non lontano dal corso del rio Mersa, nel quale lo scorso 18 ottobre è stato ritrovato il corpo di Elena Ceste. E giunto in prossimità del luogo in cui successivamente è stata fatta la macabra scoperta, avrebbe detto ai soccorritori che era inutile cercare lì. Secondo lui infatti era meglio dirigersi verso le abitazioni di coloro che considerava colpevoli della sparizione di Elena Ceste. Si tratta solo di un caso o Michele Buoniconti ha voluto allontanare le ricerche dal luogo in cui sapeva di avere nascosto il corpo?
Non sarebbe questo l'unico errore commesso dall'uomo in questi mesi: la notizia degli sms ricevuti dal medico curante di Elena Ceste farebbe pensare ancora una volta ad un depistaggio sempre eseguito da Michele Buoniconti. A quanto pare, infatti, tali messaggi sarebbero stati scritti proprio dal paese di origine dell'uomo (in provincia di Salerno): qualcuno affernava di aver visto una persona, probabilmente il sacerdote di Motta, tirare Elena per i capelli dentro la chiesa. Anche questo è un caso o un piano ben congeniato organizzato da Michele Buoniconti?