Tutti conoscono al mondo (o almeno hanno sentito parlare) del rivoluzionario - ma anche guerrigliero e medico argentino - Ernesto Che Guevara conosciuto più comunemente come Il Che. Da sempre circondato dall'aura che viene assegnata ai miti, uno dei misteri più fitti che lo riguardano sta nella sua morte della quale sono state fornite diverse versioni da quando fu compiuta la sua esecuzione il giorno 9 ottobre 1967. Ora il quotidiano spagnolo El mundo sembra aver fatto chiarezza: dopo aver sguinzagliato due dei suoi migliori reporter in Bolivia per cercare di far luce sulla vicenda si è scoperto che il militare originario della Bolivia Mario Teràn, sergente, sarebbe stato l'artefice del decesso del rivoluzionario.

Ernesto Che Guevara fu catturato nella zona sud occidentale della Bolivia, precisamente quebrada del Yuro che è una località situata nei paraggi del villaggio Higuera il giorno 8 ottobre; fu giustiziato il pomeriggio del giorno successivo ma, come si diceva, le versioni riguardo alla morte sono molteplici.

Hanno raccontato che Il Che sia morto a causa delle ferite riportate durante la cattura; c'è chi dice che colui che doveva ucciderlo con una raffica di mitra fosse stato estratto a sorte e che fosse proprio Teràn. Il quale, secondo quando affermato fino a poco tempo fa, non avrebbe avuto il coraggio di compiere l'esecuzione. Dopo questa versione si prese il merito dell'uccisione Felix Rodriguez che era un agente della Cia infiltrato, che in realtà aveva dato solo "l'imbeccata" della presenza di Che Guevara in Bolivia.

In questi giorni la svolta: dopo l'inchiesta svolta dai due giornalisti spagnoli salta fuori la verità raccontata dal settantaduenne Mario Teràn - che in passato era addirittura stato dato per morto - che racconta esattamente come si sono svolti gli ultimi momenti di vita del rivoluzionario argentino.

Teràn ha raccontato che dopo aver chiuso gli occhi sparò la prima raffica che colpì Ernesto alle gambe. I suoi arti inferiori erano completamente spappolati e cominciò a sanguinare copiosamente; dopodiché Teràn sparò una seconda raffica mortale che lo colpì al cuore e ad un braccio; a questi colpi seguì il decesso. Questa l'ultima versione, ma sarà quella vera?