Una fiammata intensa fumo che si espande in tutte le direzioni e il razzo che sale. Un'ascesa lenta all'inizio, poi sempre più rapida. Il cielo è scuro. È buio, nevica a tratti. Sono le 22:01 in Italia. Nel cosmodromo di Baikonur in Kazakistan il silenzio è rotto da un rumore assordante, l'orizzonte si colora di arancio e poi fumo. Il vettore Soyuz è partito. Squarcia il cielo con una fiammata gialla e scompare dopo qualche minuto dietro una coltre di nuvole. La missione Futura42 è Go. A bordo la prima astronauta italiana, Samantha Cristoforetti, 37 anni, Capitano pilota dell'Aeronautica Militare; cosmonauta dell'ESA.
L'Italia e gli italiani l'hanno seguita via streaming (ASI e NASA avevano un sito dedicato) o in televisione attraverso la diretta di RAINEWS24. Hanno trepidato in molti vedendola salire sul razzo attraversando il breve tratto a piedi che divideva il pullman dalla scaletta di ingresso, mentre sul cosmodromo di Baikonur imperversava una nevicata. Poi il count down ha scandito inesorabile gli ultimi trenta minuti prima del lancio. Il distacco delle rampe di supporto al Soyuz hanno dato subito la conferma che tutto procedeva come nei piani. Poi i primi sbuffi di vapore. Quindi la sequenza di accensione e il distacco. La fiammata dei propulsori e il lift off con la simultanea rotazione delle rampe di ancoraggio che hanno accompagnato, come in una coreografia, l'arrampicata della Soyuz verso la stratosfera quindi lo spazio.
Dalle telecamere di bordo tutti gli italiani hanno potuto ammirare la tranquillità e la professionalità della nostra Samantha che dopo qualche minuto ha fatto cenno verso la telecamera che tutto procedeva bene. La diretta ci ha permesso di vedere come sia angusta la capsula e come l'accelerazione impressa aumentasse al crescere della quota.
Un piccolo peluche penzolante dava l'idea delle oscillazioni a cui la Soyuz era sottoposta. I secondi scorrono inesorabili. A quelle velocità i minuti sarebbero troppo approssimativi. Si sentono i dialoghi via radio. Quindi i distacchi del primo stadio, poi del secondo e infine, in condizioni di microgravità del terzo stadio.
In quelle riprese in diretta, all'interno della Soyuz, ancorata al sedile nell'angusto abitacolo, Samantha Cristoforetti è apparsa sorridente, alle prese con il governo delle fasi dell'ascesa e con una dimestichezza da cosmonauta di esperienza. Sicura di sè, determinata. Come quando, poco prima delle 16 ora italiana, aveva salutato con un tweet tutti coloro che l'avevano seguita "Grazie a tutti del supporto e dell'entusiasmo, è tempo di andare. Ci sentiamo dallo spazio! #Futura42".
Rinnovando cosi l'appuntamento al primo collegamento dopo l'ingresso nella stazione spaziale internazionale, la ISS. Aggancio che avverrà dopo sei ore circa dalla partenza dal cosmodromo di Baikonur. Sono passati poco più di nove minuti dal lancio la navicella è oltre l'atmosfera, prossima tappa il rendez-vous con la ISS.