Comincia a suscitare notevole attenzione da parte dei massmedia la sparizione dell'insegnante Gilberta Palleschi, residente nell'area del frusinate e precisamente a Sora nei giorni scorsi. Molto conosciuta e stimata per il suo impegno nell'Unicef, la donna abitava in via San Giuliano Sura. Appassionata di corsa, sabato scorso si stava impegnando nel solito training lungo il Fibreno quando se ne sono perse le tracce con grande sorpresa e disperazione dei parenti. La donna non è sposata e non ha figli.



Le ricerche sono state molto tempestive ma hanno prodotto solo il reperimento di taluni oggetti quali parte delle cuffiette ipod, le chiavi dell'auto, un braccialetto, il cellulare fatto a pezzi.





A seguire il caso c'è il PM Maria Beatrice Siravo, che lavora sull'ipotesi dell'omicidio in quanto non c'è alcun elemento, anche sentite le persone che la conoscono a fondo, per ipotizzare la scelta di allontanarsi volontariamente.



All'8 novembre 2014 sembra che per ricomporre il puzzle Palleschi manchi ancora qualche fondamentale passaggio. Del resto le ricerche poste in essere dai sommozzatori nelle acque del fiume Fibreno sono state rese difficili dalle avverse condizioni Meteo di questi giorni.



La logica dice che se la donna ha avuto strappati o comunque sottratti degli oggetti personali ha subito un'aggressione e c'è perfino il pericolo che sia stata investita (da una motocicletta?). Rimane a capire dov'è finito il suo corpo e questo è davvero un bel rebus.





Non si conosce ancora il nome dell'uomo che ha ritrovato il cellulare danneggiato di Gilberta Palleschi, al quale ha estratto la Sim per consegnarla ai militari dell'Arma. L'uomo viene valutato con attenzione perché nella vicenda dei ritrovamenti qualcosa non quadra: è come se alcuni oggetti fossero apparsi successivamente ai primi sopralluoghi, il che appare inquietante perché lascia pensare a un possibile depistaggio.





All'8 novembre 2014 i familiari della donna non possono che manifestare grande preoccupazione per la vicenda della sparizione in quanto nei loro racconti descrivono una persona perfettamente integrata e appagata dai propri successi professionali che non aveva scheletri nell'armadio. Cosa che però non esclude che possa aver fatto brutti incontri durante il solito allenamento.

Forse qualcuno l'aveva già notata quando andava a correre? Per ora sono solo ipotesi investigative che necessitano di ulteriori accertamenti per capire dove può essere finita la professoressa Gilberta Palleschi.