Quanto accaduto nelle scorse ore a Parigi, ha gettato nell'indignazione e nel terrore tutta la Francia e anche il resto del mondo, per l'atrocità e le fallaci motivazioni che hanno spinto questi assassini islamici a compiere un gesto così atroce. Non ci sono parole e non si riesce a comprendere se questo gesto sia stato dettato da pura follia o da un assoluto fanatismo, probabilmente entrambi sono gli ingredienti che miscelati hanno permesso a questi due giovani di accanirsi così atrocemente.
Il Fatto
Tre uomini armati hanno fatto irruzione nella redazione, cominciando a sparare colpi contro i giornalisti che in quel momento erano riuniti.
Tra le vittime anche due poliziotti e un collaboratore a cui avevano chiesto informazioni, 12 le vittime e 11 i feriti. I due jihadisti durante l'assalto hanno gridato "Abbiamo vendicato il profeta" non tralasciando dubbi sull'origine del loro gesto. Successivamente sono fuggiti su una Citroen C3 nera abbandonata per fuggire a bordo di un'altra auto.
All'interno dell'auto sono stati rinvenuti i documenti che hanno permesso di dare un volto ai carnefici, si tratta, infatti, di due fratelli franco-algerini noti alle forze dell'ordine, che da poco tempo erano rientrati a Parigi dopo aver combattuto in Siria. Ci sarebbe, inoltre, un terzo uomo che avrebbe collaborato alla carneficina e alla fuga dei due uomini ricercati.
Le indagini
Le indagini stanno procedendo molto dettagliatamente, ma non mancano le informazioni fallaci per depistare le indagini, l'ultima riguarderebbe la presenza dei due assassini in una casa nei pressi di Crepy En Valois, gli agenti facendo irruzione nell'abitazione non hanno trovato nessuno. Le indagini tuttavia stanno proseguendo nelle campagne della Piccardia a pochi km da Parigi.
Rimane il fatto che la libertà di stampa, un diritto per tutti, è stata insanguinata, per ideali che fanno capo a quella che più una religione sembra una setta. Tante le manifestazioni in tutto il mondo per contrastare questo evento, molti gli islamici che ne hanno preso parte per far comprendere che questa non è religione ma fanatismo.