Il Belpaese non fa più figli: il crollo delle nascite va avanti da anni, raggiungendo nel 2014 il livello più basso mai toccato dall'Unità d'Italia. Il record toccato del 2014 segna solo 509mila nascite, 5mila in meno rispetto al 2013, mentre i decessi hanno toccato quota 597mila, 4mila in meno rispetto l'anno precedente. I dati sono stati resi noti dall'Istat e evidenziano come non siano solo le madri italiane a fare meno figli, ma anche le donne straniere.
L'età media per il primo figlio si è innalzata a 31,5 anni, mentre è rimasto invariato rispetto al 2013 il numero di figli per donna, pari a 1,39, considerata la media europea di 1,58 registrata nel 2012.
Questa situazione è causata soprattutto dalla mancanza del lavoro e dagli studi che si protraggono quasi fino ai 30 anni.
Andando ad esaminare le singole regioni, scopriamo che sono quelle localizzate nel Nord Italia a fare più bambini, con un tasso di fecondità pari a 1,46, contro l'1,36 del Centro e l'1,32 del Sud. Il primato di natalità spetta al Trentino Alto Adige, con un tasso pari al 9,9 per mille; al secondo posto la Campania, con l'8,9 per mille. Fanalino di coda la Liguria, (6,9) detentrice del primato del più alto tasso di mortalità, 13,2 per mille; a seguire la Sardegna (7,1), il Molise (7,2) e la Basilicata (7,3). In queste regioni il tasso di natalità pari 1,2 per donna non si raggiunge da ormai molto tempo.
I dati Istat evidenziano come siano le donne straniere a fare più figli: 1,97 contro 1,31 delle italiane. Al tempo stesso il tasso di mortalità si è ridotto grazie ad un significativo aumento della speranza di vita alla nascita, che nel 2014 ha raggiunto quota 80,2 anni per gli uomini e 84,9 anni per le donne.
La riduzione della popolazione italiana è un fenomeno inesorabile: con una crescita dello 0,4 per mille, la più bassa da una decina di anni a questa parte, i residenti sono scesi a 55,7 milioni, con una perdita di 125mila unità rispetto al 2013. All'inizio del 2015, l'età media si attesta sui 44,4 anni: il 13,8% ha meno di 14 anni, il 64,4% ha dai 15 ai 64 anni, il 21,7% ha più di 65 anni.