Da questa mattina sono in atto ordinanze di custodia cautelare da parte dei Ros, in seguito ad un filone d'inchiesta partito dalla procura di Firenze. Tra gli arresti da parte dell'arma dei carabinieri, l'ex Dirigente del Ministero dei Lavori Pubblici Ercole Incalza (che ora ricopre la carica di consulente). Nell'elenco degli imprenditori figurano Stefano Perotti, Francesco Cavallo e Sandro Pacella, quest'ultimo stretto collaboratore di Incalza. La procura contesta ai fermati una gestione illecita degli appalti riguardanti le Grandi opere. Non si conoscono ancora i nomi dei politici coinvolti.
In totale quattro arresti e più di 50 indagati è quanto è emerso dal lavoro dei pm fiorentini: Giuseppina Mione, Giulio Monferini e Luca Turco. Le accuse formulate sono tra le più gravi che possano essere imputate a funzionari della pubblica amministrazione, corruzione, induzione indebita e turbativa d' asta. Le Grandi opere contestate sono tutte le più importanti, ma il gruppo di imputati si sarebbe soffermato specialmente sulla Tav e sull'Expo di Milano, istituendo un vero e proprio sistema corruttivo che coinvolgeva tutti gli addetti ai lavori. Per l'accusa sarebbe stato lo stesso Incalza "potentissimo dirigente" artefice ed ideatore del "sistema di corruzione" sgominato dai pm della Procura di Firenze,
Le indagini partite dall'alta velocità
Il compito di indagare è stato assegnato alla Procura di Firenze, perché secondo quanto si è potuto apprendere, le indagini sono cominciate per gli appalti dell'alta velocità.
La città di Firenze è interessata a causa di un progetto di sotto - attraversamento, ma è stato solo l'inizio. Infatti l'inchiesta si è allargata fino agli appalti del Centro-nord. Per i pm gli imputati non si sono lasciati sfuggire la possibilità di mettere le mani anche sull'Expo.
Perquisizioni in tutta Italia
Dall'alba di questa mattina i militari dell'arma dei carabinieri stanno effettuando perquisizioni a tappeto su tutto il territorio italiano, ai domicili degli indagati e presso le sedi di diverse società.
Gli inquirenti stanno ricostruendo i rapporti tra Ercole Incalza (consulente del Ministero dei Lavori Pubblici) e Stefano Perotti (imprenditore) a cui sarebbero state affidate progettazione e direzione di diverse grandi opere in campo autostradale e ferroviario in cambio di illecito compenso. Infatti due delle società perquisite sono la Anas international Enterprise, gestore delle autostrade e la Rfi che controlla le ferrovie. Anche la politica coinvolta negli appalti, con rappresentanti di minore importanza, ma i nomi non sono ancora filtrati.