Le ultime notizie sul caso di Yara Gambirasio giungono dalla strategia difensiva che il legale Claudio Salvagni starebbe discutendo con Bossetti. Il muratore di Mapello, indagato per omicidio e occultamento di cadavere, avrebbe valutato la possibilità di richiedere il rito abbreviato in maniera tale da poter ottenere uno sconto di pena sostanzioso, circa un terzo. Le ultime dichiarazioni dell'avvocato sono molto realistiche: si andrà sicuramente al rinvio a giudizio, per cui è necessario valutare con attenzione tutte le possibilità di azione. Per Salvagni, la decisone è tra il giudizio ordinario e l'abbreviato condizionato.
Ma quale potrebbe essere la strategia dietro una scelta del genere?
Yara Gambirasio: l'udienza preliminare sarà a giugno
Domani 18 marzo è la giornata in cui scadono i venti giorni dall'avviso di chiusura delle indagini e rappresenta l'ultimo giorno utile per la difesa per consegnare memorie, integrazioni di indagini e documenti. Qualora non vi fosse alcuna integrazione richiesta dagli avvocati di Bossetti, il pm potrebbe decidere già per il rinvio a giudizio. L'udienza preliminare non si concluderà prima di giugno, se non si deciderà proprio per il rito abbreviato che permetterebbe procedure più veloci ma significherebbe anche una parziale ammissione di colpa. L'avvocato Salvagni si dice convinto che il processo si terrà in maniera ordinaria, sta leggendo le 60mila pagine degli atti depositati dal pm e ritiene che non vi sia nulla di talmente compromettente per Bossetti, da far scegliere la via del giudizio abbreviato.
Perché Bossetti dovrebbe scegliere il rito abbreviato?
Sarebbe lo stesso Bossetti a pensare a questa forma di processo. Così, ci si chiede le motivazioni per cui il muratore di Mapello, che si è sempre professato innocente, dovrebbe prediligere la via del rito abbreviato. L'abbreviato condizionato è da tenere in considerazione in determinate situazioni d'inchiesta, quando l'indagato ha poche possibilità di uscire innocente dal percorso processuale, e i timori di Bossetti riguardano il DNA - come dimostrato da innumerevoli intercettazioni - ed è possibile che, sentendosi incastrato, possa prediligere questa forma processuale abbreviata.
Intanto, proprio in questi ultimi giorni è partita un'altra strategia difensiva, quella mediatica. Due giorni fa, Bossetti ha scritto una lunga lettera al quotidiano Il Giorno in cui spiegava la situazione della sua detenzione e continuava a proclamarsi innocente a gran voce. La descrizione dell'inferno del carcere ha fatto il giro dei media, e in un processo mediatico come quello sull'omicidio di Yara Gambirasio, anche queste sono strategie che vengono studiate a tavolino.
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