La lotta al terrorismo continua a movimentare la politica internazionale e nelle ultime ore l'Isis è al centro della cronaca nazionale in seguito alla scoperta di una cellula terroristica che operava tra l'Italia e i Balcani. Altro importante passo in avanti è stato svolto nella caccia all'uomo che si sta tenendo a Tunisi. Nelle scorse ore è stato bloccato il capo del gruppo di attentatori che hanno attaccato il museo del Bardo. In Tunisia si è ancora alla ricerca del terzo attentatore in fuga mentre in Italia a finire in manette sono stati in tre.

Il dipartimento dell'antiterrorismo della Polizia di Stato è riuscito al termine di una indagine lunga e approfondita a giungere a una cella terroristica che si è insediata all'interno del territorio italiano. A finire in manette sono stati due cittadini albanesi di cui un 40enne, Alban Haki Elezi, arrestato a Kavaja e un ragazzo, il nipote, Elvis Elezi che frequentava la quarta liceo. Si tratta di una figura a dire delle persone che lo conoscono approfonditamente ben integrata all'interno del tessuto sociale, definito come un giovane che non mostrava alcun segno di tendenze terroristiche definendolo "ben integrato e molto volenteroso". Il terzo arresto riguarda un cittadino italiano 20enne di origine marocchina su cui pende l'accusa di aver redatto un documento di propaganda terroristica da 64 pagine interamente in italiano.

Il documento sarebbe stato lanciato in rete e rapidamente si sarebbe diffuso di social.

Le indagini delle forze dell'ordine non si ferma e sembra che la lista degli indagati sia ben più ampia e in via di sviluppo. Le autorità continuano ad indagare cercando altre cellule terroristiche che potrebbero in qualche modo essere legate a quella appena sgominata.

Il procuratore di Brescia esprime il proprio piacere per il passo avanti avvenuto nella lotta al terrorismo che sta diventando sempre un punto fondamentale della marcia politica del Governo. Il procuratore afferma che si tratta di un'operazione che mostra come le forze dell'ordine siano consapevoli del nuovo problema che si è venuto a presentare e preparate per riuscire a reagire in tempi brevi.

Da Tunisi arrivano, intanto, nuove notizie sulla caccia all'uomo che porta all'ottenimento di un nuovo risultato. In queste ore, infatti, è stato fermato dalle forze dell'ordine colui che dovrebbe essere alla guida della cellula jihadista che ha portato a termine l'attentato al museo del Bardo. Secondo il governo tunisino i suoi compiti erano vari e tra di essi rientravano quelli di coordinare l'attacco e reperire le armi per portarlo a compimento. Ora le forze dell'ordine si concentrano sulle ricerche del terzo attentatore ancora in fuga, Al-Moulidi Al-Qaidi.