Il giallo legato alla morte di Elena Ceste continua a non trovare una soluzione: come ricorderete tutti, la trentasettenne di Costigliole D'Asti scomparve la mattina del 24 gennaio 2014 e il suo corpo venne successivamente ritrovato il 18 ottobre, circa nove mesi dopo quindi, in un canale di scolo non lontano dalla sua abitazione. Come molti di voi certamente sapranno, il marito della donna, Michele Buoninconti si trova in carcere dal 29 gennaio scorso con l'accusa di essere il responsabile dell'atroce delitto.
Delitto Elena Ceste: l'avvocato Masoero rinuncia, impossibile difendere Buoninconti?
A questo proposito ci sono delle importanti novità che potrebbero portare ad una svolta del caso nei prossimi giorni: dopo settanta giorni circa dall'arresto del quarantaquattrenne vigile del fuoco, l'avvocato difensore Alberto Masoero ha deciso di rimettere l'incarico. Il legale ha rilasciato soltanto una breve dichiarazione attraverso la quale ha comunicato la sua decisione, senza però precisare quali siano i motivi che lo hanno portato a lasciare la difesa del Buoninconti: 'Le motivazioni non le voglio rendere note' si è limitato a dire. La collega di studio, Chiara Girola, ha invece confermato la propria volontà di proseguire nell'incarico seppur precisando come voglia prendersi una 'pausa di riflessione'.
Elena Ceste: Michele Buoninconti si arrampica sugli specchi?
Tale decisione lascia presupporre che gli elementi raccolti dagli inquirenti contro Michele Buoninconti siano talmente eloquenti da rendere praticamente impossibile una strategia di difesa da parte degli avvocati che si sforzano di tutelare la posizione dell'uomo. Le numerose contraddizioni che hanno caratterizzato le dichiarazioni rilasciate ai carabinieri, nonchè gli stessi cattivi rapporti del marito di Elena Ceste con le Forze dell'Ordine hanno insospettito notevolmente gli inquirenti: in più, numerosi dettagli del racconto di quella tragica mattina del 24 gennaio sembrano non coincidere con i rilievi e gli esami scientifici che sono stati effettuati sia a casa della povera Elena Ceste, sia sul luogo di ritrovamento del corpo. Siamo di fronte ad una svolta definitiva delle indagini?
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