L'Isis ha pubblicato in rete il sesto libro del terrore appartenente alla collana "The islamic State 2015".
Va premesso il fatto che si tratta di materiale ritenuto sensibile. Scaricare o, ancora di più, conservare file pdf del genere potrebbe dar luogo a incresciosi malintesi con le autorità attualmente deputate a mappare la galassia jihadista analizzando gli utenti che navigano per i suoi link. A informarci dei contenuti principali del numero sesto di "The islamic State 2015" ci ha pensato Il Tempo. Le minacce dell'Isis sono arrivate ormai all'apoteosi.
È annunciato l'arrivo a Roma dell'Anticristo - così come loro lo intendono - precisamente tra sette mesi.
Tra sette mesi a Roma ci sarà il Giubileo. Intanto, alla faccia del sapere teologico cristiano, l'annunciato arrivo dell'Anticristo non sarà accompagnato dalla raggiunta pace mondiale, bensì da un bel saccheggio! Disconoscendo o ignorando la cultura cristiana, nel documento è espresso sommo disappunto per l'amicizia considerata insolita e troppo forte tra cristiani ed ebrei. Sappiamo che la Bibbia cristiana è composta dall'Antico Testamento (testo religioso dell'Ebraismo) con in più il Nuovo Testamento (Vangeli e lettere degli apostoli di Cristo) ma secondo l'Isis, l'unità tra cristiani ed ebrei dopo così tanti secoli d'odio dipenderebbe dalla decisione di unirsi per combattere e sconfiggere l'Islam.
Dunque, la missione dell'Isis parte dal medio oriente e trova a Roma la sua pienezza.
Si parte dal titolo di questo ebook "Bandiere nere dalla palestina", per arrivare a Roma e in Europa, come si parte dall'Anticristo per arrivare al mujahidin piuttosto che al "lupo solitario" fino al semplice ragazzo appassionato di tecnologia.
L'appena delineata e quasi rassicurante parabola discendente del pericolo potrebbe essere anche solo affrettato ottimismo. In questi ultimi giorni il leader islamico tunisino Noureddine Chemmaoui ha pubblicamente espresso il fatto che faranno almeno un attentato in Italia. Ad essere precisato, per l'Italia, è il fatto che "il pericolo non arriverà dall'interno come è stato per Tunisi o Parigi, ma dall'esterno". Tutto ciò non può che risultare inquietante per l'Italia già in piena emergenza immigrazione. Lo scenario finale è quello della guerriglia urbana.