Sabato 2 maggio 2015 all'Expo di Milano il crollo di una placca metallica dal padiglione Turchia ha ferito una donna, durante il secondo giorno dell'esposizione universale. Secondo gli esperti il padiglione Turchia è stato costruito a tempi di record, come buona parte del resto degli edifici situati in zona Rho alle porte di Milano. Da chiarire eventuali responsabilità da parte degli organizzatori dell'esposizione universale.

La cronaca dei fatti.

Attorno alle ore 19 di sabato 2 maggio 2015, una placca di circa 10 cm, facente parte della struttura portante del padiglione Turchia, si è staccata colpendo una visitatrice di 24 anni che è stata accompagnata al pronto soccorso per accertamenti.

In un primo momento si è temuto il peggio, perché la sfortunata donna è stata colpita in pieno capo ed ha perso molto sangue causando sconcerto nelle persone presenti all'Expo 2015 che hanno assistito alla scena.

Per fortuna la ragazza pare aver riportato solamente ferite lievi guaribili entro pochi giorni di prognosi. I soccorsi sono stati immediati e data la grande affluenza di visitatori i vigili del fuoco hanno transennato la zona del crollo e messo in sicurezza l'area del padiglione Turchia interessata.

Il pezzo di metallo fissato con del nastro adesivo.

Secondo il racconto di alcuni testimoni presenti sul luogo al momento del crollo, la parte metallica era fissata con del comune nastro adesivo nonostante chi l'ha preso in mano affermi che il peso si attesti intorno ai 300 grammi.

Non proprio una tecnica di fissaggio ideale data la forza di caduta che esercita un corpo metallico da svariati metri (circa 6m), affermano gli addetti ai lavori.

Il padiglione turco ancora in fase di costruzione.

Il luogo dove è avvenuto il crollo è ancora in fase di costruzione, infatti i visitatori arrivati ad un certo punto vengono fatti uscire lateralmente causa lavori, ma resterà da chiarire come mai l'area dove è avvenuto il fatto fosse regolarmente aperta al pubblico. Al momento non risultano inchieste da parte della magistratura, ma l'episodio lascia presagire che potrebbero esserci altri punti critici all'interno dell'area Expo 2015 a Milano.