Nuove ed importanti novità nel caso riguardante l'omicidio del piccolo Loris Stival, il bambino di appena otto anni che fu assassinato la mattina del 29 novembre 2014. Chi ha seguito da vicino il caso, sarà senz'altro a conoscenza del fatto che la madre del piccolo si trova, ormai dal dicembre scorso, nel carcere di Agrigento, con l'accusa di essere stata lei ad uccidere suo figlio.
Nuove testimonianze e nuovi elementi che potrebbero andare ad inserirsi perfettamente nel 'puzzle' costruito dagli inquirenti oppure potrebbero dare ragione, invece, alla difesa di Veronica Panarello: a riferirlo è il settimanale 'Quarto Grado magazine' che ha riportato la testimonianza agghiacciante di un gruppo di operai rumeni e del loro datore di lavoro (italiano) che si trovavano quella mattina nei pressi del canalone del Vecchio Mulino, il luogo dove poco prima delle 17 di quel 29 novembre venne ritrovato il corpo di Loris Stival.
Delitto Loris Stival: chi era quella donna che rideva in modo così agghiacciante?
Quella mattina, alle otto e un quarto circa, quel gruppo di uomini si trovavano in un capannone della zona, quando ad un certo punto udirono in lontananza una fragorosa risata, 'impossibile da dimenticare', secondo la loro testimonianza.
La risata era fortissima, impressionante: il proprietario ha dichiarato di averla udita molto bene, visto che quando soffia forte il vento, qualsiasi suono si ode in maniera piuttosto distinta. Chi era quella donna e perchè stava ridendo in modo così terribile, paragonabile ad una risata diabolica, satanica? Ha a che fare con il delitto di Loris Stival oppure si tratta di una semplice coincidenza?
Di certo, la testimonianza di questi braccianti non depone a favore di Veronica Panarello, anche se ovviamente resta da stabilire se quella donna, in primo luogo, fosse lei e, in secondo luogo, se la macabra risata nasconde inquietanti misteri. Di questa nuova testimonianza si occuperanno, nei prossimi giorni, gli inquirenti che si stanno occupando delle indagini.
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