Dopo essere approdati sulla Luna - in modo reale o cinematografico che sia - quarantasei anni fa, l'obiettivo dichiarato degli Stati Uniti è quello di ripetere lo straordinario contatto con un altro Pianeta (anche se la Luna in realtà è più precisamente un satellite): Marte. Quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre. Chiamato anche Pianeta rosso a causa del suo colore dovuto alle grandi quantità di ossido di ferro che lo ricoprono. Il nome deriva dall'omonima divinità della mitologia romana.
La fantasia popolare scatenata da Marte
A partire da fine '800 è iniziata una credenza popolare secondo cui questo pianeta fosse abitato da esseri intelligenti, i marziani. Ciò grazie alle osservazioni telescopiche di Giovanni Schiaparelli, che aveva individuato strutture reticolari e ombre estese sulla sua superficie, che definì "canali" e "mari". Alimentando l'ipotesi che essi fossero stati realizzati da esseri viventi pensanti. Da allora sono stati realizzati diversi romanzi fantascientifici sull'argomento, che hanno alimentato la fantasia popolare. Per quanto riguarda il Cinema, invece, il film di punta sull'argomento resta Atto di forza (titolo originario Total recall), del 1990, diretto da Paul Verhoeven, con Arnold Schwarzenegger.
Ma adesso una foto che ci arriva da Marte, scattata dal rover Curiosity, aumenterà senza dubbio la fantasia su questo argomento.
Un fossile simile a un bambino
Il rover Curiosity - una sorta di robottino - è stato lanciato il 26 novembre 2011 ed è atterrato su Marte il 6 agosto 2012. Per consentire analisi più approfondite, Curiosity trasporta strumenti scientifici forniti dalla comunità internazionale, più avanzati rispetto a quelli di qualunque altra missione precedente sul pianeta rosso.
Orbene, come riporta Libero, il rover super tecnologico ha scattato una foto che ritrae sulla superficie marziana una sagoma a mezzo busto molto simile a quella di un bambino. Gli esperti che l'hanno scattata sono certi che si tratti di resti umani o comunque di una creatura simile all'uomo.
Tra 20-30 anni il mistero sara risolto?
Secondo Ellen Stofan capo della Nasa tra venti o massimo trent'anni avremo la risposta a uno dei più grandi misteri dell'umanità: C'è vita su Marte? Questa foto, insieme ad altre precedenti sempre scattate tramite Curiosity, potrebbe essere un primo passo verso una risposta positiva definitiva.