Portata sulla riva del fiume e decapitata. Poi il il suo corpo, compresi gli arti, è stato fatto a pezzi a colpi di machete. Il motivo? L'esser stata accusata da una donna, conosciuta nel villaggio per essersi dichiarata più volte impossessata da Dio, di essere una strega e di praticare la magia nera, quella del diavolo.

Moni Orang, decapitata perchè strega

E' la storia di Moni Orang, 65 anni, madre di cinque figli, e cittadina del villaggio di Bhimajili, nell'estremo nord est dell'India, nella regione Assam. Terre dove il grado di alfabetizzazione e molto basso e dove le superstizioni vincono sul raziocinio.

"Non c'è posto per le streghe in questo villaggio" ha dichiarato un uomo del villaggio, giustificandone l'accaduto. Quello di Bhimajili non è un caso isolato. Secondo il quotidiano locale "The Sentinel" lì negli ultimi cinque anni la caccia alle streghe ha causato ben 82 vittime. Molte sono state denudate in pubblico, mentre altre sono state bruciate.

Il villaggio è diviso

Il giudizio sull'accaduto nel villaggio, abitato prevalentemente dalle due etnie gli Adivasi e i Karbi, è spaccato. Il marito, distrutto dal dolore la ricorda come una brava donna e accusa la finta sacerdote Anima Ronhangpi, che è stata arrestata assieme ad altre sei persone, di aver gettato "sospetti e provocazioni" su sua moglie.

Un altro vicino però è di tutt'altro avviso: "ho visto più volte Moni mandare maledizioni ad altre persone" ha dichiarato.

La caccia alle streghe, un problema sociale

"Ora la situazione è sotto controllo" ha dichiarato il capo della polizia locale. Ma quello della superstizione è un problema che in India stanno prendendo in seria considerazione, tanto che è stato necessario inserire alcune pesanti sanzioni, con minimo tre anni di prigione per i reati legati alla stregoneria, per frenare la caccia alle streghe.

"Questi villaggi, così remoti, sono privi di scuole e strutture sanitarie. La scuola pubblica è troppo orientata al lavoro e poco incline ad illuminare la popolazione" è stato il giudizio dell'attivista Dibyajyoti Saikia.