E' stato pagato per 12 anni oltre 5 mila euro al mese per starsene comodamente a casa sua. “Lo scorso mese di giugno, come tutti gli anni ho ricevuto anche un bonus di 600 euro per le vacanze. Ora, l'uomo, un francese di 55 anni, chiede i danni per aver subito danni alla sua carriera.
Pagato per starsene a casa e tacere su quanto visto
E' la storia di Charles Simon, ex manager delle ferrovie nazionali francesi SNCF, frustrato a tal punto di non fare niente di avanzare una denuncia verso i suoi datori di lavoro. Quel che è ancora più grave è il perchè di questa vicenda al limite del paradossale.
Prima di far ritorno alle ferrovie dello stato francesi, Charles Simon, ingengere laureato alla Essec, una delle università più rinomate di Parigi, era stato trasferito in ala “Geodis Solutions”, una controllata delle SNCF che si occupa di trasporti e logistica. Durante questa permanenza però Simon si accorge di una truffa milionaria che coinvolge le ferrovie francesi: un giro di affari losco nascosto alla corte dei conti, con tanto di appropriazione indebita durante la costruzione di una linea ferroviaria da e verso la periferia di Pargi. 20 milioni di euro la rete di illeciti. Una relazione dettagliata di quanto scoperto è stata inviata ai vertici di SNCF, a cui però non è stata mai data risposta.
Anzi, dopo pochi giorni, Charles Simon è stato richiamato alla alla casa madre in attesa di un nuovo impiego che non è mai arrivato. Era il 2003 e da allora Charles Simon ha ricevuto 5 mila euro al mese più bonus per starsene nella sua abitazione di Sain-Quentain, a nord-est della Francia, lontano dagli affari capitolini.
Un segnale di pratiche pocochiare
L'attuale capo della Societé Nationale des Chemins de Fer de France, secondo gli avvocati di Simon, non ha mai avuto tempo di vagliare la storia di Charles Simon. Contattato dal quotidiano francese “Le Point” l'ufficio stampa della SNCF ha reso noto che la storia di Charles Simon è nota ai vertici del colosso dei trasporti nazionali sin da 2011, quando il Tribunale del Lavoro di Parigi ha respinto la sua domanda di risarcimento danno. Per la senatrice socialista Noëlle Lienemann il caso di Charles Simon è l'ennesimo segnale di pratiche non chiare all'interno del colosso dei trasporti nazionali francesi.