Giunge ai titoli di coda l'ennesima storia di Cronaca Nera che ha sconvolto le piccole città dell'hinterland napoletano dopo l'aggressione subita da Leandra Romano. Pochi giorni fa,Mariano Cannata, Sergente Maggiore dell' Aeronautica Militare di Roma-Centocelle fu brutalmente ucciso dalla coetanea Anna Cozzolino nella notte tra il 15 e il 16 novembre. Il comando dei Carabinieri di Marigliano, accorso sul luogo dell'accaduto, ha trovato una scena alquanto agghiacciante: il corpo dell'uomo senza vita in una pozzanghera di sangue e la sua ex abbandonata al suo destino svenuta sul divano con le vene tagliate.
A nulla quindi sono valse le urla dei vicini favorevoli ad intervenire per mettere fine al litigio poiché Anna aveva chiuso dall'interno la sua abitazione.
La fine di una storia
La donna, originaria di Marigliano, stando a ciò che emerge dagli atti, ancora innamoratissima del suo uomo,non avrebbe accettato la fine della loro storia d'amore. Poco dopo il triste episodio ha dichiarato ai carabinieri: "Ho paura.Cosa mi succederà adesso?". La37enne non aveva dato mai nessun segno di squilibrio mentale e di follia prima didomenica 15 novembre, quando ha colpito con una serie di coltellate il suo innamorato. Sulla scena del crimine sono stati rinvenuti, infatti, ben 4 diversi coltelli. Persone vicino a lei mai si sarebbero aspettate una simile reazione, per tutti infatti era considerata una persona brava e riservata.
Il Sergente Maggiore lascia - da un precedente matrimonio - un bambino di 4 anni.
L'assassina viene portata nella casa circondariale femminile più vicina
Anna rilasciata oggi dall'Ospedale Civile di Nola dove è stata ricoverata da un paio di giorni per i profondi segni rinvenuti sulle sue vene per la forte emorragia dopo vari tentavi di suicidi non riusciti, ha ricevuto il provvedimento che i familiari e gli amici della vittima un tempo amata aspettavano. La giovane cittadina mariglianese è stata,infatti, trasferita al carcere femminile di Pozzuoli direttamente dal reparto di neurochirurgia dell'Ospedale dove era ricoverata da giorni.