Dopo la richiesta della pena dell'ergastolo e dell'isolamento diurno per sei mesi a carico del carpentiere Massimo Bossetti, è bene porre l'attenzione sulla natura del movente del turpe crimine costato la vita ad una ragazzina inerme di soli 13 anni, Yara Gambirasio. Le operazioni investigative sono state particolarmente lunghe e laboriose, nonché costose "Ma ne è valsa la pena" è stato il laconico commento del pm Ruggeri.

Il legale del papà e della sorella di Yara Gambirasio, l'avvocato Enrico Pelillo, è stato abbastanza duro nei confronti di Bossetti, definito senza mezze misure: "un mentitore seriale, la cui memoria va e viene a seconda della sua convenienza". Un uomo quindi capace di mentire con disinvoltura, ma sempre nell'ottica di un personale tornaconto, di una utilità.

Movente sessuale

Per il legale non ci sono troppi dubbi: Bossetti avrebbe ucciso spinto da impulsi sessuali irrefrenabili. Pelillo ha detto queste cose in udienza, incontrando peraltro la ferma protesta di Bossetti, che ha gridato che non era vero quanto affermato contro di lui.

Per completezza di informazione e dovere di cronaca, va ricordato che l'imputato ha sempre tenacemente sostenuto di essere innocente, appoggiato dalla moglie. Nell'ultimo periodo, tuttavia, i loro rapporti potrebbero essersi incrinati, visto che un noto giornale ha pubblicato una lettera a dir poco imbarazzante di Bossetti, intento a corteggiare in modo esplicito e piuttosto grossolano una certa Gina, un'altra detenuta.

I risarcimenti-danni

Un risarcimento di un milione e 400 mila euro, è stata questa la richiesta della famiglia di Yara Gambirasio: 983.970 euro sarebbero per papà Fulvio, e 427.260 per la sorella Keba. Invece, per quanto riguarda la mamma di Yara Gambirasio, la richiesta è più elevata, e precisamente di un milione e 800 mila euro.

Vedremo a questo punto cosa succederà. Ricordiamo che il Pm ha contestato a Bossetti anche l'aggravante della crudeltà. Yara, infatti, fu ferita dopo essere stata colpita al capo con un corpo contundente.

Cattive condizioni

Nei giorni scorsi, schiacciato dal peso di enormi responsabilità e da un futuro più che mai incerto, Bossetti ha scritto a madre e sorella, denunciando una pericolosa fragilità psicologica, nell'affermare di sentirsi pronto al suicidio. Il suo legale, Avv. Claudio Salvagni, ha detto di avere fatto visita in carcere al muratore di Mapello, e di averlo trovato stanco e demotivato, in condizioni preoccupanti. Nelle prossime settimane vedremo quali saranno gli sviluppi di questa drammatica vicenda di Cronaca Nera che ha profondamente colpito l'opinione pubblica per l'efferatezza e la crudeltà mostrata contro una ragazzina.