La tragica vicenda della morte della giovanissima Yara Gambirasio, scomparsa il 26/11/2010, ha profondamente turbato l'opinione pubblica per l'efferatezza dell'assassino e per la freddezza mostrata nella decisione di abbandonarla al suo destino pur sapendola condannata a morte certa. Il Pubblico Ministero, dottoressa Letizia Ruggeri non ha dubbi: il responsabile del femminicidio è il carpentiere di Mapello Massimo Giuseppe Bossetti e per questo motivo il 18 maggio 2016 ha chiesto l'ergastolo quale pena, come del resto ci si aspettava.
Le lettere imbarazzanti
La dottoressa Ruggeri ha inoltre chiesto l'isolamento diurno per un periodo di sei mesi, tenuto conto che l'uomo non sembra capace di tenere a freno i propri istinti sessuali, come è emerso anche dal contenuto di alcune lettere scritte di suo pugno, dirette a una donna detenuta nel carcere di Bergamo. Nelle lettere, che hanno fatto scalpore, Bossetti, noncurante del fatto di essere sposato con Marita Comi, corteggia la donna in modo piuttosto grossolano, non mancando di vantarsi della propria virilità. Secondo le indagini svolte Massimo Giuseppe Bossetti avrebbe incontrato Yara Gambirasio non lontano dall'abitazione della ragazzina, che era uscita dal complesso sportivo dove era solita allenarsi, essendo appassionata di sport e di ginnastica in particolare.
L'accanimento
Da notare che Bossetti era incensurato all'epoca dei fatti. La coppia Bossetti-Comi ha tre figli. Penosa appare l'interpretazione del comportamento complessivo di Bossetti da parte del PM, che ha spiegato in aula che Bossetti "non è in grado di reprimere i suoi istinti nei confronti delle donne, di ogni età". Nella sua attesa requisitoria il Giudice Ruggeri non ha mancato di soffermarsi sulle aggravanti contestate e cioè l'aver commesso sevizie e di avere agito con crudeltà, accanendosi contro chi non poteva opporre resistenza contro un uomo adulto.
A mettere il dito nella piaga ci hanno poi pensato gli avvocati dei Gambirasio i quali hanno voluto rimarcare l'evidente e a tratti sconcertante tendenza a mentire da parte di Bossetti. Da notare che il carpentiere si è sempre dichiarato non colpevole. Per restare sempre informati sul caso potete cliccare sul pulsante "segui" in alto.