Sono passati 40 anni, da quando la sonda Viking 1 della Nasa si posò sul rosso suolo di Marte. Dal giorno in cui sbarcò sulla Luna il primo uomo erano le prime immagini dettagliate della superficie marzianache arrivavano a Terra; intanto venivano raccolti tutti i dati essenziali, tra cui la composizione dell'atmosfera. Fu così che, secondo le prime analisi, si comprese che il pianeta Marte non era sempre stato arido e desolato come appare attualmente.

Il pianeta Marte viene esplorato ancora oggi

L'esplorazione di Marte infatti continua, grazie a Curiosity, il rover laboratorio che analizza fin dal 2012 i campioni di terreno e roccia del Cratere 'Gale'.

L'intento è quello di ricostruire geologicamente il passato del pianeta rosso, un compito che a breve farà con l'aiuto di ExoMars, la missione dell' Esa (Agenzia Spaziale Europea) che il prossimo ottobre raggiungerà l'orbita di Marte e invierà un rover nel 2020. L'obiettivo principale della missione: dal 2020 si cercheranno nel sottosuolo, con il trapano costruito e progettato in Italia, probabili tracce di vita aliena fossili. Lanciate a 20 giorni di distanza l'una dall'altra, le due missioni Viking inviarono le prime straordinarie, suggestive immagini a Terra, mostrando enormi vulcani, canyon e crateri: fu così, dunque, che venne confermata l'esistenza di grandi quantità d'acqua sul pianeta rosso, oggi invece inospitale e arido.

Nel 2021 previsto su Marte l'arrivo di 'mars 2020'

L'arrivo della missione 'Mars 2020' è previsto per il febbraio del 2021. Il 'fratello' di Curiosity sarà predisposto di strumenti adatti per testare, oltre alle tracce di vita passata, l'eventuale possibilità di produrre direttamente ossigeno sul pianeta: un passo importantissimo, quest'ultimo, per preparare in futuro l'arrivo dei primi equipaggi umani.

Sempre il 20 luglio cade un'altra importante ricorrenza: era infatti il 20 luglio 1969 quando Neil Armstrong, astronauta americano, fu il primo essere umano a posare i piedi sul suolo lunare. La missione 'Apollo 11' della NASA partì dal Centro spaziale Kennedy in Florida con a bordo Neil A. Armstrong, comandante della missione, Michael Collins, pilota del modulo di comando, e Edwin E.

aldrin Jr; quest'ultimo, pilota del modulo lunare, fu anche il secondo uomo a camminare sulla Luna. Una giornata storica (per noi italiani fu la notte tra il 20 e il 21 luglio) che molti ricorderanno con grande emozione.