Da oggi via libera definitivo, agli animali domestici nelle private abitazioni. A dirlo è stata un’importante decisione del Tribunale di Cagliari che ribadito, per la prima volta, come le norme condominiali non possono vietare di detenere qualunque tipo di animale domestico in Condominio, a prescindere dalle previsioni contrattuali dell’edificio dove risiede chi haun animale.
Cosa dice la legge sul punto?
La sentenza dei giudici cagliaritani chiarisce una volta per tutte la portata della L n.220/2012 che ha modificato l’articolo 1138 codice civile, ultimo comma, disponendo che i regolamenti di condominio non possono mai contenere divieti al possesso di animali all’interno delle private abitazioni.I giudici del Tribunale sardo hanno affermato che la legge n 220/2012 è applicabile sia ai regolamenti contrattuali realizzati prima della nuova norma, che a quelli scritti dopo l’entrata in vigore della legge n.220.
I magistrati hanno quindi completamente rigettato quell’interpretazione giurisprudenziale che ammetteva una deroga alla disposizione codicistica anche in presenza di unanimità dei consensi, in presenza di regolamenti contrattuali o assembleari. E' quindi irrilevante che il divieto sia stato approvato da tutti i condòmini all’unanimità.
Le conseguenze della sentenza
Il Tribunale di Cagliari conclude che devono considerarsi nulli quei regolamenti che prevedono il divieto della presenza animali di compagnia in condominio. Si tratta però di una nullità sopravvenuta ove il regolamento sia stato realizzato dopo la legge di riforma del condominio, in quanto contrario ai principi cosiddetti di «ordine pubblico».Ne consegue che il divieto per gli animali di godere degli spazi condominiali può essere istituito solo se vi sono condizioni contemplate dalla legge, mai in via preventiva.
Inoltre sia la legislazione europea che quella italiana hanno assurto ad espressione dei più generali ed insindacabili diritti inviolabili, il rapporto uomo-animale. A livello nazionale basti ricordare la legge n.189/04 che ha introdotto i delitti di maltrattamento di animali e 'animalicidio' e dal nuovo C.d.S. che ha disposto che in caso di incidente si ha sempre l’obbligo di soccorrere l’animale ferito.
Ci si augura che con questa sentenza nonostante siano ancora molti i regolamenti adottati dai condomini e i contratti d’affitto che tante volte proibiscono del tutto la detenzione di animali domestici, si proceda verso un cambio di rotta posto che tali proibizioni sono da ritenersi non più leciti. Questo l’auspicio fatto anche da Ilaria Innocenti, responsabile Lav Area Animali Familiari, che ha per prima segnalato alla stampa questa fondamentale pronuncia che dà finalmente un’interpretazione corretta della disposizione codicistica ( art 1138 cc). Una buona notizia dunque per tutti gli animali da compagnia e i loro padroni che avranno più possibilitàdi far valere le loro ragioni. Per altre info di diritto potete premere il tastoSegui accanto al nome dell'autore.