Qualche giorno fa la città turca di Istanbul è stata pacificamente invasa da una marea umana di manifestanti che chiedevano a gran voce al governo del Presidente Erdogan di migliorare al più presto la condizione femminile che, in Turchia, non è mai stata così precaria tra soprusi e discriminazioni di ogni tipo.
Le stradediIstanbul sono state invase dai manifestanti che hanno chiesto maggiori tutele per le donne, dopo il caso di un'infermierabrutalmente aggredita solamente perché indossava un paio di pantaloncini, considerati troppo cortiper la legge islamica radicale, e quindi sconvenienti:pergli islamisti, la donna che indossa abiti considerati troppo corti o troppo scollati deve essere punita ed umiliata.
Le donne inTurchia
Le donne inTurchia non possono davvero dire di essere libere perché, negli ultimi tempi, si sta assistendo ad una progressiva islamizzazione della società che ha come conseguenza una grande riduzione deidiritti delledonne e delle loro libertà personali.
Più volte le televisioni turche hanno trasmesso spot che invitavano il mondo femminile a non indossare vestiti troppo succinti, e ad essere più rispettose e sottomesse, proprio come vorrebbero gli islamisti radicali. Secondo gli estremisti della religione islamica, il ruolo delladonne nella società è quello di essere solo mogli e madri.
Le manifestanti indossavano pantaloncini corti come l'infermiera che è stata aggredita, per testimoniare che nessuna donnadovrebbe essereinsultata oppure umiliata per il suo abbigliamento; una delle ragazze presenti in piazza ha detto: "Siamo qui per condannare questo attacco, cose del genere non dovrebbero capitare.
Dovremmo reagire allo stesso modo anche quando la vittima è una donna velata e non solo quando è in pantaloncini. Ma la tendenza che si impone in questo paese mi fa pensare che episodi del genere ne accadranno ancora”.
Libertà di uscire
Le donne in Turchia stanno soffrendo per una società oppressiva che le vorrebbe segregate in casa, e stanno cercando di far sì che anche leistituzioni turcheal più presto prendano provvedimenti seri contro ogni discriminazione e abuso, che siano veramente di aiuto al mondo femminile.
Dal 2011, il movimentodelle "ragazze di Istanbul" cerca di sensibilizzare anche l'opinione pubblica sui problemi che una donna deve affrontare in Turchia, invitando tutte a fare sentire la propria voce controunasocietà che le vuole relegate a ruoli di serie B. Anche le donne, infatti, reclamano il proprio diritto ad uscire,studiare e lavorare, a farsi una propria vita senza più l'opprimente sottomissione verso uomini-padroni.
L'aggressore dell'infermiera è stato arrestato, ma la paura delle donne turche è che alla fine lapena non sia abbastanza severa e commisurataal crimine commesso perché, troppo spesso, in Turchia ireati contro le donne sono considerati poco gravi rispetto a quelli perpetrati contro gli uomini.
Solo pochigiorni fa una ragazza è stata picchiata su unautobusproprio perché indossava abiti troppo succinti,e una transessuale è stata aggredita perché protestava contro la cancellazione del Gay Pride ad Istanbul.