Da Charlie Hebdo tutto è cambiato nella Francia cosmopolita di Hollande. Nulla ha un margine di sicurezza tale da poter garantire incolumità da attacchi terroristici della stregua di quelli del 13 novembre 2015 a Parigi.

Francia sotto tiro

Proprio il 13 novembre rappresenta uno spartiacque fondamentale nella strategia del terrore nero. Un salto di qualità enorme nella capacità omicidadel nuovo jihad. Per la Francia il Bataclan, simbolo della serie più efferata di attacchi mai subita dalla nazione, è stato il casus belli che ha costretto Hollande a intensificare gli interventi militari in territorio mediorientale.

Una Francia che la campagna mediatica di Isis sbatte sempre in prima linea come nemico numero uno del Daesh, spudoratamente nel mirino del terrore in uno scacchiere internazionale dai contorni evanescenti. Tra gli Stati "crociati" paga il maggior pegno in termini di numero di attentati e vittime. Ma l'indignazione e i cortei pacifici non bastano a risollevare la percezione di sicurezza nei cittadini.

Addestrare i militari e i civili

Dopo la proroga dello stato di emergenza da parte del governo francese, Hollande ha ribadito che la Francia farà i conti con un terrorismo che cambierà volto e strategie continuamente. Occorrono piani di intervento specifici e preventivi, occorre addestramento anche per massimizzare la protezione e ridurre i danni nel mutevole e camaleontico impianto terroristico di matrice islamica.

Per questo motivo le forze militari e le squadre di primo soccorso lavoreranno insieme ai civili per scongiurare altre tragedie. I ruolisono difficili da delineare, così come sono difficili le ricostruzioni su nuovi possibili scenari d'attacco:manca la conoscenza del nemico e di quanto questo sia preparato e lesivo. Le esercitazioni antiterrorismo servono quindi da appendice in continua evoluzione, conseguenza ineluttabile alla gravità e all'imprevedibilità della situazione.

Simulato un attacco catastrofico a Parigi

Una simulazione lunga una notte intera, quella messa in campo dalle forze dell'ordine parigine tra le 23 e le 5 di stamattina. Luogo della maxi esercitazione è stato il famosoquartiere Defensedi Parigi. Ingente il dispiegamento di uomini: circa 600 persone, tra comparse e agenti armati, sono state impegnate nella riproduzione di un attentato di proporzioni devastanti in una delle aree nevralgiche della movida francese.

Per ore gli abitanti della zona non hanno chiuso occhio a causa della mobilitazione generale. Sono stati simulati persino gravi ferimenti e sono state interdetti alla circolazione tutti gli accessi alla linea metropolitana e agli edifici del quartiere.

Così ci si prepara al peggio

Parigi si prepara in questo modo al peggio. Nelle parole di Hollande, infatti, il peggio pare debba ancora arrivare. L'ondata di attacchi contro la nazione ha indotto il governo a interloquire con i cittadini francesi in termini diretti e pragmatici: la vita quotidiana potrebbe, da un momento all'altro, trasformarsi in scenario di guerra. Meglio essere preparati. Meglio addestrare anche il popolo, aspettando il peggio.