Proseguono le indagini sull'auto sospetta trovata nei pressi della cattedrale di Notre Dame. La berlina era una Peugeot 607 contenente sei bombole piene di gas e una vuota. Trovata nella notte tra sabato e domenica scorsi, la vettura erapriva di targa e parcheggiata precisamente in Quai de Montebello, nel quinto arrondissement.

Le bombole all'interno non erano collegate a nessun detonatore, non c'era alcun rischio di esplosione. L'auto sembrava abbandonata, coi lampeggianti accesi.Dopo essere stata sequestrata dalle forze dell'ordinesono stati effettuati i primi arresti, a quanto riferito da Le Figaro.

Stando al sito I-telé ieri sera erano state arrestate sei persone, quattro delle quali rimesse oggi in libertà. Solo due arresti, dunque, al momento. Secondo Il Sole 24 Ore sembra siano un uomo di 34 anni e una donna di 29, quest'ultima nota ai servizi in quanto schedata S, ossia soggetto sotto attenzione per motivi di sicurezza.

La sezione antiterrorismo della divisione penale e Dgsi (Direzione Generale della Sicurezza Interna), insieme agli investigatori, stanno lavorando al caso senza sosta per garantire la sicurezza del paese. "La minaccia terroristica non è mai stata così alta" riferisce a Le figaro e ribadisce su RTL il primo ministro Manuel Valls.

La suddetta auto rappresenta l'inizio di un'evoluzione della inquietante minaccia terroristica secondo Patrick Calvar, direttore dell'agenzia di sicurezza interna che lo scorso 24 maggio era intervenuto durante l'Assemblea Nazionale a porte chiuse dicendosi "convinto" che lo stato islamico passerà alla fase di utilizzo delle autobombe con la Francia:"Sono fiducioso che passeranno alla fase di autobombe e ordigni esplosivi [...] è quello che abbiamo vissuto nel 1985 e nel 1995: si tratta di una procedura standard" conferma a Le Figaro.

Parigi e la Francia intera si trovano per l'ennesima volta a vivere il timore di un attentato terroristico. Le Figaro parla di una vicenda "enigmistica e inquietante" per l'intero paese.