Si può pensare ciò che si vuole. Lo si può chiamare destino o buona sorte. Fatto sta che Sergio Cavoli, 44 anni, militare della Guardia di Finanza, che da 25 anni vive e lavora in Sardegna, e la moglie Rosalia Italiano, insegnante, originaria di Monastir in provincia di Cagliari, proprio la scorsa sera hanno visto passare la morte a pochi passi da loro nella Promenade di Nizza. E l’hanno evitata nascondendosi in uno sgabuzzino di un casinò. Altrimenti chissà che cosa sarebbe potuto accadere. La coppia fortunatamente è già atterrata senza nessun problema nello scalo dell’aeroporto di Elmas e si è rifugiata nella loro abitazione di Assemini per riprendere un po’ le forze dopo questa tragica disavventura.
Ma soprattutto per riabbracciare i loro figli di otto e cinque anni che prima della partenza gli avevano "sconsigliato" di andare in Francia.
Una serata come tante altre
“È stata un’esperienza impressionate – racconta ancora scosso all’agenzia Ansa, Sergio Cavoli – eravamo in vacanza a Nizza da qualche giorno e saremo subito dovuti ripartire – prosegue il militare della Finanza – fortunatamente senza i nostri bambini che sono rimasti a casa. Quella sera – spiega – stavamo partecipando ad una parata per i festeggiamenti del 14 luglio. Eravamo tranquilli quando all’improvviso è accaduto il fattaccio. Mia moglie Rosalia – assicura – si è fatta male durante la fuga concitata. Si sentivano spari, urla, un trambusto impressionante.
Ma tutto avrei pensato tranne che ad un attentato. Inizialmente – continua – abbiamo pensato ad un ubriaco che aveva perso il controllo del camion. Poi abbiamo capito che era accaduto il peggio - conclude - e siamo riusciti a nasconderci in un retro bottega di un casinò insieme ad una decina di persone”.
Sani e salvi a casa
La vacanza dei coniugi sardi doveva durare solo tre giorni ma ha avuto chiaramente un rientro anticipato: “Abbiamo partecipato alla parata per i festeggiamenti – ricorda Rosalia Italiano– era una serata fantastica, tutto procedeva per il meglio quando poi all’improvviso è accaduto di tutto”.
Un mix di fortuna e riflessi pronti ha salvato la vita ai due coniugi sardi: “E pensare che i bambini – le fa eco Sergio Cavoli – prima di partire ci avevano detti di stare attenti e di non andare in Francia perché li c’erano i terroristi dell’Isis....”. Premonizione?