Una storia incredibile, ma vera quella di Sevim Hayva, una donna turca di 61 anni, attualmente residente in Canada, ma con una doppia cittadinanza. Una storia degna della penna del nostro Pirandello e che farebbe impallidire il 'fu Mattia Pascal', grottesca e assurda, come solo sa esserlo, talvolta, la realtà.

Dichiarata morta dal fratello, che non voleva dividere nè con lei, nè con un'altra sorellastra, l'eredità paterna, la donna risultava deceduta nel suo paese.

Il racconto dei fatti

A narrare i fatti è l'avvocato di Sevim, Hayrullah Cuhadaroglu, che ricostruisce una vicenda dai toni cupi, fatta di miseria ed abbandono e che mette a nudo la realtà sociale dei villaggi turchi.Dopo il divorzio dei genitori, la piccola Sevim, all'età di appena 4 anni, fu affidata ad un'altra famiglia e, nel tempo, sposatasi e madre di due figli, divorziò, trasferendosi poi in Canada.

Una nuova vita per la donna, una nuova realtà, un'occasione per ricominciare, lasciandosi alle spalle un passato non certo sereno!

La morte del padre

Alla morte del padre, avvenuta nel 1993, inspiegabilmente il fratello riuscì a procurarsi due falsi certificati di morte, l'uno riguardante Sevim e l'altro una sorellastra, figlia di un altro matrimonio del padre. Consegnò i certificati al capo del villaggio, che li acquisì come documenti validi.Il fine era quello di non spartire l'eredità, ma sorprende l'organizzazione quasi 'tribale' del villaggio, per il quale le due donne risultavano morte.

Dopo anni, Sevim Hayva, finalmente rintracciata dalla sorellastra in Canada, fu informata da questa dei fatti e cominciò per lei un calvario, fatto di certficazioni, di pratiche legali, volte a dimostrare alle autorità turche di essere viva.

Nulla da fare. in Turchia la donna risultava deceduta e questo le impediva anche di fare ritorno nel suo paese.Ma Sevim riuscì a tornarvi, da clandestina. Però, fermata in aeroporto, in quanto 'morta', dopo ore fu rispedita in Canada.Una storia assurda, che la dice lunga sull'efficienza del 'sistema' turco, non in grado di riconoscere la fu Sevim in una persona viva.

Poi finalmente, la svolta! Il 31 agosto scorso un giudice di Smirne ha riconosciuto la truffa, facendo annullare il vecchio certificato di morte.

E per Sevim, tornata da un altro mondo, è ricominciata la vita anche in Turchia.