In Sardegnaci sono luoghi che difficilmente si possono dimenticare. Non lo ha fatto il primo cittadino di un paese in provincia di Sassari, Bonorva. Il sindaco Massimo D'Agostino, dal 5 giugno scorso si trova a fare i conti in prima persona con un annoso problema del paese, già ampiamente affrontato e approfondito dal suo predecessore, Giammario Senes. Bonorva sorge su un terreno collinare nella parte a nord ovest dell'isola, in quell'area geografica identificata con l'evocativo toponimo 'Logudoro'. Alle sue spalle un paesaggio mozzafiato che si estende per oltre 700 ettari di natura incontaminata.

Flora e fauna da paradiso terrestre. Si tratta del 'Parco Mariani', un compendio naturalistico acquistato dal Comune nel 2002, per il quale l'Amministrazione di allora accese un consistente mutuo ventennale che grava pesantemente sul bilancio comunale. Ogni anno è sempre più difficile far quadrare i conti, soprattutto quelli dei Comuni italiani che sono sempre sul 'redshift', con una fisiologicatendenza alrosso.

Un bene pubblico da anni ostaggiodi allevatoriabusivi

L'intera area del Parco Mariani è ostaggio, ormai da anni, di alcuni allevatori che abusivamente ne occupano i terreni con uno sfruttamento sfrontato che ha superato i limiti della legalità e della civiltà. Oltre 200 capi di bestiamepascolano indisturbati impedendo al pubblico di fruire tranquillamente del luogo.

Numerosi i furti di arredi e attrezzature di valore, spariticancelli e recinzioni. Il tutto nella sordità assoluta delle autorità regionali e nazionali. A nulla sono valse le numerose denunce e la sentenza di sgombero con cui i terreni del Parco sono rientrati nuovamente nelle disponibilità del Comune di Bonorva. Il sindaco D'Agostino ha così informato la popolazione attraverso un comunicato pubblicosulla pagina Facebook del Comune: "L'ultima sentenza, a favore del Comune di Bonorva, è del 17 dicembre 2012, giorno in cui il Comune è stato nuovamente immesso nel pieno possesso della sua proprietà.

Di conseguenza, chiunque pascoli all'interno della proprietà comunale è da considerarsi abusivo e pertanto verranno adottati gli opportuni provvedimenti le cui procedure, peraltro, sono state già avviate. Inoltre, per effetto di disposizioni sindacali, è fatto divieto a chiunque di accedere nel compendio con mezzi propri non autorizzati".

Dal 2012 si pascola ancora abusivamente, nonostante la Legge abbia chiarito che il Parco Mariani è del paese e dei suoi cittadini.

Il sindaco regala la legna ai suoi cittadini

Oltre alle battaglie politiche sulla questione, un'altra lotta viene condotta sul piano della civiltà e dell'onestà. Ieri, infatti,un altro importante segnale da parte della giunta D'Agostino. In seguito a un sopralluogo nel compendio è emerso che qualcuno stava tentando di rubare della legna dal Parco e immediatamente sono scattate le operazioni di recupero della stessa, ora posizionata nella piazza principale del paese a completa disposizione dei cittadini. Una svolta che si avvicina, con la forza di volontà che solo un sindaco può avere.

Liberare l'area dagli abusivi porterà a Bonorva una nuova ricchezza: nel breve periodo essa riguarderà certamente la maggiore fruibilità, nel lungo periodo si prospetta la possibilità di attivare progetti locali di grande attrattiva turistica. Dentro l'area, infatti, inuno scrigno di cemento che le nasconde nel sottosuolo, sono custodite alcune delle più importanti espressioni di ipogei neolitici di tutto il bacino del Mediterraneo: leDomus de Janas di 'Sa Pala Larga', che rientrano verosimilmente in un complesso reticolo di necropoli ipogeiche di rilevanza mondiale, di cui solo pochissime tombe sono state scoperte.

Un patrimonio dell'umanità che rientra in una tenuta che nell'ottocento era di proprietà di casa Savoia, in cui sono presenti un museo dedicato alla caseificazione, una struttura di sale per convegni e un' ampia area ristoro.