Il Consiglio regionale sardo ha approvato la legge per lo snellimento della Pubblica amministrazione. In arrivo importanti novità, prima fra tutte l'istituzione del Suape,Sportello unico per le attività produttive e l'edilizia che darà un calcio alla burocrazia.

Abbattere l'eccesso di burocrazia per uscire dalle sabbie mobili

L'approvazione ha aperto la strada alla semplificazione della macchina burocratica, che rappresenta un fosso di "sabbie mobili" per lo sviluppo nazionale. Il voto positivo del Consiglio, con 31 favorevoli e 7 contrari, costituisce un importante punto di svolta per il necessario "dimagrimento legislativo" da applicare alla Pubblica amministrazione.

La nuova legge permetterà alla Sardegna di superare il pantano di procedure in cui sono rimasti spessoimbrigliatii destini di migliaia di attività imprenditoriali.

Le misure approvate

Le misure approvate vanno ad alleggerire i vecchi passaggi obbligati per le imprese locali, attraverso accorpamenti e tagli su alcune procedure amministrative. Nello specifico il Suape, accorpando attività produttive ed edilizia, andrà ad abolire il famoso "permesso di costruire" ed il "certificato di agibilità dei locali", che saranno sostituiti da semplici autocertificazioni. Viene inclusa tra le competenze del Suape anche l'Autorizzazione unica ambientale, fino a ieri rilasciata dalla Provincia con una tempistica biblica.

Il "Deposito calcolo opere cemento armato" passerà allo Sportello unico e dovrà essere inoltrato allo stesso in formato digitale, tagliando la procedura di invio cartaceo a più uffici che l'utente era costretto a seguire. Anche per le strutture ricettive si prevedono sensibili semplificazioni per quanto concerne la classificazione: sarà sufficiente un'autocertificazione per tutte le categorie, compresa quella "lusso".

Una legge approvata dal Consiglio regionale

Il nuovo impianto normativo istituisce la figura del "Responsabile della correttezza e della celerità dei procedimenti" con funzioni di tutela degli utenti contro eventuali inerzie del sistema. Massima intransigenza è prevista anche per la tempistica delle procedure con cui gli uffici dovranno rispondere alle istanze dei cittadini, con un limitemassimo di 30 giorni per la conclusione dei procedimenti e la possibilità di deroga con delibera di Giunta. Per tutte le fattispecie di violazione dei termini previsti dalla nuova legge sono indicate altrettante sanzioni.