31 anni fa era rimasto coinvolto nel sequestro dell'imprenditore Luigi Devoto, prelevato in una barberia a Nuoro e rilasciato dopo mesi e il pagamento di un riscatto di 800 milioni di lire. Il 16 ottobre Antonio Giovanni Calia, 63 anni, allevatore di Lula, è stato assassinato a colpi di fucile a pochi passi da un distributore di benzina del paese, vicino al podere di sua proprietà.

L’uomo, che aveva scontato 18 anni di carcere, è stato ritrovato senza vita in una pozza di sangue dalla moglie che si era preoccupata perché non avevaancora fatto rientroa casa.

Erano da poco passate le 10,30. Calia ormai dal 2011 aveva pagato il suo conto con la giustizia e da allora era tornato a Lula dove viveva con la moglie dedicandosi soprattutto alla campagna. Sul posto sono immediatamente intervenuti i militari del paese.

Un agguato in piena regola

La ricostruzione dell’omicidio è nelle mani dei Carabinieri. Non sarà facile ricostruire quello che è accaduto poche ore fa nel podere della vittima, a pochi passi da Lula, in località “Suadu”. Secondo i militari, infatti, Antonio Giovanni Calia sarebbe stato raggiunto da numerose fucilate sul corpo, proprio pochi minuti dopo aver raggiunto il terreno di sua proprietà dove, tra l’altro, ogni mattina all’alba accudisce i suoi numerosi animali.

Di conseguenza chi ha sparato probabilmente conosceva le abitudini dell’allevatore.

La moglie, non vedendolo rientrare alla solita ora, si è preoccupata e, dopo essere salita sulla sua automobile, si è recata nell’azienda del marito. Durante il tragitto, l’amara sorpresa. L’uomo era in una pozza di sangue, a pochi passi da un distributore di benzina che confina con il terreno dove l’uomo passava tutte le sue mattine.

La donna, in preda al panico, ha tentato di chiedere soccorso, ma per il marito non c’era ormai più niente da fare. Immediata la telefonata alle forze dell’ordine e l’arrivo dei Carabinieri della Compagnia di Bitti e del Comando Provinciale di Nuoro.

Sul posto anche il sostituto procuratore della Repubblica, Manuela Porcu e il medico legale, Vindice Mingioni, cui sarà affidato il delicato compito di effettuare l’autopsia sul corpo di Calia.

Parla il sindaco

L’uomo aveva scontato 18 anni di carcere e da cinque anni sembrava conducesse una vita più che tranquilla. L’omicidio dell’allevatore ha scosso l’intero paese e il sindaco, Mario Calia, ha preso subito posizione: “Siamo rimasti basiti, Giovanni si era perfettamente reintegrato nella vita del paese. Stava lavorando e sembrava fosse tranquillo“. L’ultimo delitto a Lula infatti risale allo scorso gennaio quando dopo una violenta lite condominiale perse la vita Antonio Longu, un pensionato di 71 anni che era stato ucciso con un’arma da fuoco da un suo vicino di casa.