Nella serata di ieri 2 novembre, una terribile tragedia è avvenuta a genova:una bambina di soli 8 mesi è deceduta mentre si trovava all'interno della sua abitazione. I genitori hanno accusato il personale medico del 118 di essere arrivato in ritardo.

La dinamica della tragedia

Nella serata di ieri una bambina di soli 8 mesi è morta sul suo lettino all'interno della propria abitazione a Genova. I genitori della bambina, verso le ore 22 e 30si sono resi conto che la figlia aveva difficoltà a respirare e presentava una forte tosse: per questo motivo verso le ore 23 hanno chiamato il 118.

Secondo i genitori della piccola però, il personale medico è arrivato dopo 30 minuti dalla chiamata. Questo ritardo, secondo la centrale operativa del 118, è avvenuto perché l'ambulanza più vicina era già impegnata in un codice rosso, per questo motivo è dovuta intervenire un'altra ambulanza dell'ospedale di Sampierdarena, impiegandoci più tempo per raggiungere l'abitazione. La bimba è stata poi trasportata d'urgenza all'ospedale Gaslini di Genova, ma ormai non c'era più nulla da fare.

Dalle prime indagini svolte dalla polizia è emerso che la piccola era fortemente sottopeso e si trovava in condizioni igienico sanitarie non buone. La bambina pesava infatti solo 5 chili e 30 grammi.

Su questa brutta vicenda stanno indagando gli inquirenti che hanno già ascoltato i genitori ed hanno avviato un indagine.

Altra notizia di cronaca da Genova

Oltre a questa triste vicenda vi dobbiamo informare di un altro fatto di cronaca avvenuto nella giornata di ieri sempre a Genova. Un uomo di 49 anni ha sterminato la sua famiglia uccidendo le sue due figlie, sua moglie e infine si è suicidato. L'uomo svolgeva la professione di poliziotto e si chiamava Mauro Agrosi.

Il movente di questa tragedia famigliare è da attribuire "ai troppi problemi" che il 49enne aveva. Infatti, in una lettera aveva scritto che la vita è piena di problemi, facendo riferimento a "problemi insormontabili". Dalle prime indagini svolte dagli inquirenti è emerso che l'uomo aveva diversi debiti causati dal gioco, ma secondo gli stessi inquirenti questo non spiegherebbe del tutto il drammatico gesto.