Un 86enne ha sparato allamoglie, uccidendola, poi con la stessa arma si è suicidato. E' successo ieri, 3 novembre, a Corte Pancaldo (Verona). Gli investigatori sono subito arrivati nella casa dei 2 anziani per compiere gli accertamenti. Sembra che la donna soffrisse da un po' di tempo di una patologia neurodegenerativa. Il marito era avvilito per la condizione della moglie. Sul caso indagano i carabinieri di Verona.

Gli anziani erano assistiti da una badante

Sarebbe stato un dramma dettato dalla disperazione quello avvenuto ieri a Verona. L'anziano Riccardo Foti era disperato per lo stato psicofisico della moglie, affetta da una malattia neurodegenerativa.

E' probabile, dunque, che l'uomo abbia voluto risolvere tutti i problemi con il gesto estremo: ha preso la sua pistola e, dopo aver freddato Ines Valenti (80 anni), si è tolto la vita. Secondo le ultime informazioni, l'86enne non riusciva più a tollerare una vita piena di difficoltà e sofferenze: Ines soffriva di Alzheimer e necessitava di assistenza continua. I 2 non avevano figli ed erano accuditida una badante.

La drammatica scoperta, ieri, è stata fatta proprio dalla badante dei coniugi veronesi, sposati da 60 anni. L'omicidio-suicidio sarebbe avvenuto in camera da letto. Un paio di giorni fa, gli anziani coniugi erano stati insigniti di un riconoscimento dal sindaco Flavio Tosi per i 60 anni di matrimonio, nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato le coppie più longeve del capoluogo veneto.

Alzheimer e sofferenza

Non è la prima volta che un uomo uccide la moglie gravemente malata. La patologia viene concepita come qualcosa di 'insormontabile', che dà solo sofferenza. Quando arriva l'Alzheimer, solitamente, ci sono sconvolgimenti in una famiglia. Soffre non solo il paziente ma anche i parenti. Il caregiver, ovvero la persona che offre assistenza al malato di Alzheimer, spesso prova più dolore del paziente stesso.

Spessola disperazione prende il sopravvento e, quindi, accadono episodi tragici come quello di ieri, a Verona. E' il dolore per l'incapacità di gestire una situazione a spingere, spesso, certe persone a compiere gesti estremi.